Jose Mourinho ha risposto agli applausi dei tifosi in maniera tutto tranne che banale: l’ennesimo messaggio in chiave rinnovo
Di questi tempi in casa Roma si parla parecchio di mercato, dell’assoluto bisogno di un difensore centrale dal mercato vista l’emergenza tremenda in quel reparto. Ma argomento principale, che ormai anima l’ambiente giallorosso da mesi, è anche il rinnovo di Jose Mourinho. Il contratto, si sa, è in scadenza il 30 giugno 2024: in questi giorni vi abbiamo raccontato che le sensazioni restano positive sul prolungamento e i contatti vanno avanti. La direzione è ancora quella di un nuovo accordo per un anno con opzione per il secondo, con i Friedkin che qualche riserva ce l’hanno e non si sono sbottonati sulle loro intenzioni, ma allo stesso tempo hanno incassato la disponibilità dello Special One.
E questa sera, pochi minuti prima del fischio d’inizio di Roma-Cremonese, durante il riscaldamento (che lui ha seguito in campo dopo aver salutato Stroppa e Afena-Gyan), c’è stato un altro segnale mica da sottovalutare del mister portoghese. Che ormai lo sappiamo, non fa mai niente per caso. L’Olimpico lo ha salutato e ha cominciato ad applaudirlo, lui per tutta risposta ha contraccambiato salutando a sua volta ma soprattutto battendosi il petto a più riprese. Mano sul petto, almeno quattro volte. Ma è anche come lo ha fatto, con un trasporto sincero come in realtà gli era già capitato. Nell’ultima con lo Spezia, a Budapest, in cui aveva manifestato la voglia di restare in giallorosso e lottare per questi colori. L’ennesimo messaggio alla piazza, all’ambiente e a Dan Friedkin. Che prima o poi dovranno rispondere in qualche modo, probabilmente dopo il playoff di Europa League a febbraio.