Il tecnico francese si trova senza panchina da quando ha salutato per la seconda volta il Real Madrid nell’estate 2021
Così vincente, eppure tanto breve la carriera da allenatore di Zinedine Zidane. Dopo aver incantato come calciatore regalando al mondo intero la sua classe infinita, il francese è riuscito a fare probabilmente anche meglio da allenatore entrando nella storia nonostante i pochi anni trascorsi in panchina.
Dopo una breve esperienza da vice in prima squadra e qualche anno di formazione nel Castilla, Zidane è stato promosso ad allenatore del Real Madrid nel 2016. Tre stagioni in cui il tecnico francese ha incredibilmente centrato e vinto tre finali di Champions League di fila, diventando il primo allenatore nella storia a riuscire in un’impresa che ad oggi continua ad apparire surreale. Tornato nel 2019, l’ex numero 5 ha arricchito la sua bacheca con una Supercoppa di Spagna e con la seconda Liga vinta nella sua ‘nuova’ carriera in panchina.
Dopo aver lasciato i ‘blancos’ per la seconda volta nell’estate 2021 per aver chiuso la stagione senza trofei, Zidane non ha più ricominciato ad allenare. Il suo nome a più riprese è stato come sempre accostato al Real Madrid, ma il recente rinnovo biennale di Carlo Ancelotti lo ha una volta per tutte allontanato. Nonostante le indiscrezioni su Juventus, Psg e Marsiglia, il tecnico francese non è mai realmente stato vicino ad una panchina in particolare.
Dalla Francia l’avviso a Zidane: “Assenza problematica”
A parlare del futuro di Zinedine Zidane è stato l’ex centrocampista Emmanuel Petit, il quale si è detto preoccupato circa la lunga assenza dell’allenatore dai campi di calcio.
Questo il suo avviso ai microfoni di ‘RMC Sport’: “E’ come per un giocatore, se sei assente per X mesi è problematico, quindi immagina X anni. Immaginate un allenatore che non è obbligato a giocare, ma è lui che dirige e che è un po’ il principale responsabile di una squadra. Vedete come si evolve rapidamente il calcio, io ho iniziato a cavallo tra gli anni ’80-’90, ma che è successo negli anni ’90 non ha nulla a che vedere con il 2023. Tutto si evolve molto velocemente”.