Mourinho pazzo di Roma: ecco cosa fa durante l’inno. Poi lo show e la furia di Gasperini

Primo tempo emozionante all’Olimpico tra Roma e Atalanta con tante cose successe e i due allenatori protagonisti

Roma-Atalanta nel primo tempo ha già detto molto in questo primo tempo. Cose ne sono successe, emozioni ce ne sono state parecchie. A partire dal gol di Koopmeiners che ha fatto subito mettere il muso davanti alla squadra di Gasperini. Ma i giallorossi non si sono di certo fatti intimorire nonostante la doccia fredda e hanno subito reagito trovando più di una chance importante.

Mourinho (Ansafoto) – calciomercato.it

Venti minuti di teorica e soprattutto insolita calma per Mourinho, che rimane quasi fisso in un punto al limite dell’area tecnica. Pochi minuti prima, durante l’inno, a sottolineare ulteriormente un legame ormai solidissimo con questi colori, è stato colto mentre canticchiava l’inno della Roma prima del fischio d’inizio. Con un rinnovo ancora in ballo tutto è significativo e, come sappiamo, niente è a caso. Poi comincia pian piano a entrare in partita anche lui in maniera caldissima. Prima un piccolo cenno di disappunto su un fallo non fischiato su Zalewski. Poi è partito il solito show sulla trattenuta tra Mancini e Miranchuk con il fallo assegnato all’Atalanta in attacco. Allora lì è scattato, ma ancora quasi contenendeosi. Poi su un fallo fischiato a Llorente non si è più trattenuto e ha cominciato a gesticolare in maniera vistosa. Manifestando il poco accordo, diciamo così, sulla decisioni di Aureliano e rischiando parecchio la sanzione. Il portoghese poi va a parlare con il IV Uomo, cerca spiegazioni ma non ne avrà.

La partita si accende ancora di più perché la Roma cerca in maniera spasmodica il pareggio che meriterebbe anche in maniera evidente. Arriva al 39′ su calcio di rigore trasformato da Paulo Dybala per una tacchettata in area su Karsdorp. Una decisione arrivata col Var che non piace per niente a Gasperini e ai giocatori nerazzurri, che ovviamente protestano. Il tecnico della Dea allora dice la sua, non si dà pace. E l’Olimpico lo bersaglia con dei cori non riportabili, che fanno il paio con i fischi assordanti alla lettura delle formazioni.

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