Invasione di campo e pugno all’avversario del figlio: Daspo di 3 anni per Shpendi senior

Arriva una pesante sanzione per Liman Shpendi, padre di due giocatori professionisti, reo di aver provato a colpire un portiere con un pugno

Momenti di grande tensione a margine della partita di Lega Pro tra Cesena e Olbia dello scorso 7 gennaio, quando allo stadio Manuzzi un uomo è entrato in campo tentando di colpire con un pugno il portiere della squadra sarda, Filippo Rinaldi.

Cesena Daspo di 3 anni a Shpendi
Cesena (LaPresse) – Calciomercato.it

Il Questore di Forlì-Cesena ha disposto il Daspo di tre anni per Liman Shpendi, padre del giocatore del Cesena Cristian Shpendi. Questa la decisione arrivata in seguito agli avvenimenti relativi all’incontro di calcio Cesena – Olbia di domenica sera allo stadio Manuzzi da parte del Questore Claudio Mastromattei. 

Shpendi senior, al termine della partita, ha fatto irruzione sul rettangolo di gioco dove ha provato a colpire con un pugno il portiere della squadra sarda, Filippo Rinaldi. Quest’ultimo ha comunque deciso di non sporgere denuncia nei confronti di Liman Shpendi, padre di Cristian che gioca nel Cesena, ma anche di Stiven, attaccante di proprietà dei bianconeri ma attualmente in prestito all’Empoli, in Serie A.

Aggressione a un portiere, Daspo di 3 anni per Shpendi senior

Nelle scorse ore Liman Shpendi ha chiesto “scusa a tutti”, in particolar modo “a tutta Italia” e “al Cesena per il mio bruttissimo gesto”.

Cesena Daspo di 3 anni a Shpendi
Stiven Shpendi (LaPresse) – Calciomercato.it

II padre dei due fratelli calciatori è consapevole di “avere deluso tante persone”. Ha poi spiegato la sua reazione: “Ho visto mio figlio sanguinante a terra e l’altro giocatore che gli dava una botta da dietro pensando non si fosse fatto nulla“. Ecco perché, da padre, Shpendi è “uscito fuori di testa”, assicurando però di non aver “colpito nessuno”. Guai anche per il Cesena che giocava in casa: il Giudice Sportivo di Serie C ha sanzionato il club romagnolo con un turno a porte chiuse e una multa da mille euro.

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