Per la Juventus è tempo di pensare alla Coppa Italia, ad appena una settimana di distanza. Dopo il roboante 6-1 contro la Salernitana – e la vittoria in campionato contro gli stessi campani – i bianconeri se la vedranno con il Frosinone di mister Eusebio Di Francesco per il match valevole per i quarti di finale in gara secca
Alla vigilia della sfida ha parlato come di consueto mister Massimiliano Allegri presso la sala conferenza dell’Allianz Stadium. Domani il fischio d’inizio è fissato alle 21:00 nello stesso impianto. Chi vince, se la vedrà con una tra Roma e Lazio. Di seguito le parole del tecnico.
Domani la Juventus scende in campo per i quarti di Coppa Italia. Mister Massimiliano Allegri spiega sugli interpreti della gara contro il Frosinone: “Chiesa non può giocare perché non è neanche convocato. Oggi il ginocchio stava meglio, non è niente di preoccupante, martedì lo avremo sicuramente a disposizione”, e poi sul resto della squadra: “Cambiaso sta bene. Fuori abbiamo Rabiot, De Sciglio e Kean. Gli altri sono a disposizione”. Sul centrocampista francese, precisa: “Per martedì dovrebbe essere a disposizione, ci sono ottime possibilità. Lui è molto tranquillo”. Su Danilo, apparso un po’ in difficoltà nell’ultimo periodo, spiega l’allenatore: “Non ho ancora deciso. Gatti giocherà e Bremer lo stesso, poi vedremo tra Dani e Rugani. In porta ci sarà Perin, poi rientrerà Locatelli“.
Allegri non scioglie tutti i dubbi di formazione: “Domani in porta ci sarà Perin e giocherà Locatelli, che rientra”, poi su Cambiaso e Iling-Junior: “Difficilmente giocheranno dall’inizio, ma Iling è un buon cambio. O giocheranno Weah e Kostic, oppure Iling e Cambiaso: sono quattro esterni, l’importante è che stiano bene, è importante anche chi entra che abbiamo visto a Salerno”. Anche in attacco, l’allenatore livornese mischia le carte. Vlahovic?: “Sta meglio. Domani decido se giocano Milik-Yildiz o Vlahovic-Milik… o Vlahovic-Yilidz“.
Grande rispetto da parte di Allegri per quanto sta facendo vedere il Frosinone nel corso di questa stagione: “Domani è una gara secca conto una squadra che gioca bene. Per loro è un’occasione unica, serve la testa giusta: creano pericolo e fanno sempre gol. Dovremo fare una partita seria, con la testa giusta e con grande rispetto”.
Prosegue la conferenza di Max Allegri. Il mister domani taglia lo storico traguardo delle quattrocento gare sulla panchina bianconera, entrando in un club ristretto e di livello con Lippi e Trapattoni. E sul mercato, il tecnico non si sbilancia.
Voci di mercato vedono Moise Kean lontano dalla Juventus, corteggiato da Fiorentina e Monza. Il giocatore al momento è ancora fermo ai box, ma Allegri è lapidario: “Kean? Di mercato non ne parlo, ci pensano i direttori Giuntoli e Manna. Non sono io quello a dire la destinazione perfetta. Al momento Moise è un calciatore della Juventus e sono contento di quanto ha fatto finora”.
La Juventus ha ricominciato a subire gol, dopo il grande filotto con la rete inviolata: “Il gol dall’inizio? In casa con la Salernitana abbiamo subito per un errore tecnico. Prendere gol ci sta, ma vanno presi in un certo modo, non così come successo a Salerno, Frosinone e Genova. Stiamo lavorando e cercando di migliorare: quando per un tot di tempo non prendi gol si abbassano le ‘difese immunitarie’. Dobbiamo rialzarle, non ci dobbiamo abituare a prendere gol“.
Massimiliano Allegri domani raggiungerà le 400 gare sulla panchina della ‘Vechia Signora’, un traguardo storico che lo fa entrare nel ristretto club con due icone della panchina della Juve, come Marcello Lippi e Giovanni Trapattoni. Spiega con felicità e soddisfazione il tecnico: “Ha un valore importante. Sono molto contento, aver raggiunto questo traguardo e avere davanti due mostri sacri del calcio italiano, come Trapattoni e Lippi, è un grande onore. Calcisticamente sono più vecchio e più contento. Non pensavo di fare 8 anni alla Juve: è un motivo di orgoglio ed è una cosa che mi piace”.
Allegri però tiene la barra dritta sulla stagione: “Devo guardare avanti, più che 400^ partita, c’è una finale da raggiungere”, ma si lascia poi andare, pungolato in conferenza, ai ricordi: “Non cancellerei nessuna sfida con la Juve, anche in Champions. Lavoriamo per quello, è meraviglioso: in otto anni ci sono molte partite importanti. Le ricordo tutte con piacere… anche quando a Genova eravamo sotto 3 a 0 dopo 28 minuti”. La Juventus non vince un trofeo da due stagioni, si sente la pressione?: “Quando sei alla Juventus c’è sempre perché devi raggiungere risultati importanti. La Juventus ha dominato in Italia per tanti anni, è normale che ci siano anche altre squadre. Dobbiamo avere l’ambizione per fare e ottenere il massimo, poi ci sono anche gli avversari”, spiega infine Allegri.
Riflessioni importanti sulla panchina del Monza, scricchiola la panchina del tecnico romano Ore decisive per…
Dopo la partita di ieri, reazione inaspettata dell'allenatore che pensava di non essere in diretta:…
I rossoneri 'avvisano' Giuntoli: così la trattativa assume una direzione ben precisa, cambiandone gli orizzonti…
Alla ricerca del nuovo direttore sportivo e magari chissà, anche dell'allenatore: c'è un profilo che…
Monza da solo in fondo alla classifica e sempre più in crisi di risultati: l'allenatore…
La Juventus vince soffrendo sul campo del Monza e torna al successo pieno in campionato…