Il derby nella Capitale arride alla Lazio, capace di superare la Roma grazie al gol di Zaccagni su rigore. Le parole di José Mourinho
Derby ad alta tensione. Terminata con tre espulsioni, la stracittadina della Capitale ha premiato la Lazio di Maurizio Sarri. Pur senza strafare, Zaccagni e compagni sono riusciti a strappare il pass per le semifinali di Coppa Italia ed eliminare i giallorossi. Nuova sconfitta nel derby per Mourinho, che ai microfoni di Mediaset ha espresso il suo punto di vista:
GESTIONE DELLA GARA – “Quando il derby, la sconfitta è sempre più dolorosa. Abbiamo tante difficoltà, abbiamo vinto contro il Napoli, meritavamo di più contro Juve e contro l’Atalanta. Perdiamo la partita per un rigore del calcio moderno, un rigore da VAR che l’arbitro non dà a tre metri di distanza. I giocatori sono educati in questo modo, i giocatori di venti anni fa non si sarebbero buttati in questo modo. Nel primo tempo mi è sembrato che fossi la squadra con più personalità, messa meglio in campo.
Senza Dybala c’è meno connessione di gioco, meno qualità nel possesso palla. Il gol che prendiamo, al di là di essere un rigore dei tempi moderni, è anche un po’ ridicolo per me. Non parlo del rigore in quanto rigore, propiziato da un bambino top, che ha 55 minuti di Serie A. Non è possibile che da una rimessa laterale nostra facciamo quello che abbiamo fatto e questa origini il calcio d’angolo da cui nasce il rigore. Poi in partite di questo tipo la squadra che segna primo è privilegiata da un punto di vista emozionale. La squadra che segna prima con Orsato fa finire lì la partita perché non lascia giocare”.
Mourinho ha poi continuato l’intervista, ponendo l’accento sulla natura del problema fisico accusato da Paulo Dybala e sui problemi riscontrati dalla sua squadra in fase di costruzione:
SUL PROBLEMA ACCORSO A DYBALA – “Solito problema muscolare. Ha giocato una partita molto fisica contro l’Atalanta. Questo match era molto esigente. Abbiamo esempi di calciatori che vanno al di là dei limiti come Mancini, ma Paulo ha una struttura fisica diversa. Ad ogni modo sono un po’ deluso da qualche calciatore da un punto di vista individuale perché dobbiamo fare di più. Anche con Lukaku? Poteva fare un gol incredibile. Dico che lavoriamo tanto per lavorare in zona esterna, arriviamo in zona esterna. Non facciamo cross. Arriviamo e quando arriviamo non abbiamo grandi sequenze a livello individuale”.
Allineandosi al parere di Massimo Mauro, Mourinho è poi ritornato nuovamente sul calcio di rigore concesso alla Lazio: “Non so se in Italia si dice la stessa cosa che si dice in Portogallo, dove si dice che il rigore è la pena massima. Questo arbitro intelligentissimo lascia giocare un certo tipo di azioni a centrocampo, decide di non dare rigore però poi c’è uno seduto davanti al monitor che lo richiama. C’è questo minimo contatto, il giocatore fa il suo show e l’arbitro quando va al monitor è fatta. Non dico che non è rigore, ma i giocatori si adattano alla situazione”.
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