Jose Mourinho prende la parola in conferenza stampa dopo la bruciante sconfitta nel derby di Coppa Italia contro la Lazio
La Roma esce mestamente dalla Coppa Italia perdendo il derby contro la Lazio a causa del rigore di Zaccagni. Per Mourinho sulla panchina giallorossa è la quarta sconfitta su sei stracittadine, diventate una sorta di tabù.
Dopo il ko dell’Olimpico, il tecnico giallorosso ha parlato in conferenza stampa: “Siamo entrati bene in partita. Nel primo tempo abbiamo avuto il controllo, anche emozionale, del gioco. Eravamo tranquilli, stavamo bene in campo senza problemi tattici. E la Lazio lo ha sentito. L’intervallo è stato duro per noi, perdere Paulo è tanto. E l’ho sentito subito nello spogliatoio che perderlo non era solo perdere un giocatore ma anche l’anima, la fiducia. La gente si guardava, è stato pesante. Non dico che abbiamo preso subito gol per questo, ma poi lo abbiamo visto con la Fiorentina e la scorsa stagione che perdiamo connessione e stabilità. Paulo significa tanto per noi”.
L’infortunio di Dybala quindi è tra le primissime cause di questa eliminazione, ma Mourinho continua e parla del rigore: “Non voglio dire che non è rigore. Ma è un rigore del calcio moderno, che è peggio del calcio di 10-20 anni fa. Quell’azione lì fuori area non è neanche fallo. L’arbitro era a tre metri e ha detto che non era rigore, poi il signor Irrati che è a Milano decide lui che è rigore. E decide lui un derby, un quarto di Coppa Italia. Voglio dire in modo triste che è un rigore dei tempi moderni, che a volte prendiamo anche noi. Ma oggi è molto difficile essere difensori, perché questi rigori decidono spesso le partite. Huijsen è un bambino fantastico, dal punto di vista umano e calcistico, perché sarà veramente un grandissimo calciatore. Ma un bambino con 55 minuti di Serie A gioca contro gente furba, che sa come fare”.
Mourinho continua la sua disamina e si concentra sulla questione esterni: “Già da tempo abbiamo il problema che siamo bravi a mettere i quinti in situazioni pericolose ma poi loro non creano niente per noi. Succede spesso, anche con l’Atalanta. La squadra è forte, sa cambiare, poi arrivano i quinti e non esce niente, un cross o una diagonale che finisce con un tiro. Ma un cross al primo palo buttato fuori o al terzo palo dove non c’è nessuno è frustrante. Poi ci siamo presi dei rischi, creando due occasioni ma non abbiamo segnato. Con Orsato, anche se si danno 20 minuti di extra-time già sappiamo come finirà la partita. Oggi ne ha dati 7 che sono diventati 10 ma è uguale. Perché fischia di là, di qua, è molto intelligente e sa come proteggersi”.
“Se tornando indietro rimetterei Dybala titolare? Semplice, se lui è in panchina ed entra nel secondo tempo qual è la storia del primo tempo? Con la Cremonese lo abbiamo visto, la partita cambia quando entra lui. È una situazione difficile da gestire. Giochi un derby e lasci Dybala in panchina, lasciando così il pallino alla Lazio. Poi è anche alla fiducia nel giocatore. Gli ho fatto mille domande prima di capire, sapevo che dopo 80 minuti oggi e domenica sarebbe stato difficile. Ma giocatori così vogliono giocare certe partite, pensava di giocare 70-75 minuti. Era difficile lasciarlo fuori”.
L'Italia vince e convince contro il Belgio: il commento dei protagonisti nel post partita. Da…
Dopo Belgio-Italia, le dichiarazioni in tv del Ct Luciano Spalletti: la soddisfazione lascia spazio anche…
Novità clamorose sul futuro del numero 10 rossonero, tornato protagonista nelle ultime partite. Ma il…
Italia ok a Bruxelles contro il Belgio, 1-0 con gol del centrocampista del Newcastle che…
Si pensa anche all'ex Genoa per la difesa, ma Ancelotti rovina i piani di Giuntoli:…
Dopo il primo tempo di Belgio-Italia, messaggi negativi su uno dei giocatori più attesi: prestazione…