Juve, ti conviene cedere Kean? Tra Yildiz, EURO2024 e mercato: i vantaggi e gli svantaggi

La Juventus lavora in entrata, con i colpi Adzic e Djalò in dirituttra d’arrivo, ma anche in uscita. I nomi più caldi in tal senso, nel corso delle settimane, hanno sempre portato il nome di Soulè – in prestito a Frosinone e protagonista questa sera – e Iling-Junior. Le cose però sono cambiate, il primo indirizzato a partire è Kean

Moise Kean, attaccante italiano classe 2000 si Vercelli, può davvero salutare la ‘Signora’, per cercare più spazio e non perdere il treno in vista di Euro2024 in Germania. Conviene alla Juventus privarsi dell’attaccante?

Moise Kean
Moise Kean (LaPresse) – calciomercato.it

Il mercato è fatto di occasioni, a gennaio più che mai. E vale sia per le società, sia per i calciatori stessi. Questo discorso vale per Moise Kean, attaccante scuola Juve che dopo aver giocato per Paris Saint-Germain ed Everton nell’estate del 2021 è tornato sotto la Mole per quasi 40 milioni di euro.

Prima parte di stagione tutto sommato buona per Moise, che gode della fiducia di mister Max Allegri e dei compagni. E che ha ritrovato tra le fila bianconere Hans Nicolussi Caviglia, compagno e amico dai tempi delle giovanili. Complici le defezioni di Dusan Vlahovic e Federico Chiesa nel corso dell’autunno, Moise ha anche trovato una buona continuità di impiego. Determinante, per esempio, nella gara di San Siro contro il Milan vinta per 0-1. L’esplusione di Thiaw nel corso del primo tempi fu causata proprio da una buona giocata dell’italiano. Tutto bello, ma i freddi numeri raccontano di 12 presenze e zero gol all’attivo… ci si è messa anche la sfortuna in un paio di occasioni, ma tant’è. L’esplosione di Kenan Yildiz non aiuta Moise Kean, al momento fermo ai box per la magneto-terapia alla tibia. Al momento il numero 18 bianconero è la quarta (o quinta) scelta in avanti.

Calciomercato Juventus: pro e contro della cessione di Moise Kean

Suonano le sirene da Monza e Firenze per Moise Kean, che cerca spazio anche in vista della convocazione con l’Italia di Spalletti per EURO2024 in Germania. I vantaggi e gli svantaggi, per la Juve e per il giocatore, di un’eventuale operazione in uscita.

Moise Kean
Moise Kean (LaPresse) – calciomercato.it

Su Moise Kean si sono mosse concretamente due formazioni del nostro campionato, ambiziose e in crescita, alla ricerca di un terminale offensivo di maggior peso. Si tratta di Monza e Fiorentina. Il giocatore non vede di buon occhio la destinazione brianzola nonostante il pressing del ‘Condor’ Adriano Galliani e preferirebbe la Fiorentina, impegnata anche in Europa con la Conference League e in difficoltà davanti con i vari Beltran e Nzola, che non stanno convincendo.

Quali sono o vantaggi per la Juventus nel cedere il giocatore? La ‘nascita della stella’ Yildiz chiude gli spazi a Kean, che già parte dietro Chiesa e Vlahovic nelle gerarchie. Dare spazio a una cessione in prestito, magari oneroso, permetterebbe alla dirigenza bianconera di non fare deprezzare il cartellino e di re-discutere una cessione poi in estate. Lato calciatore, un pro importante alla cessione è la ricerca di maggiore minutaggio per cercare di strappare il pass per gli europei di Germania 2024. Oltre ai minuti, servono i gol. Ma se non giochi, non segni: questo è il pensiero di Moise in queste ore. 

Gli svantaggi – i contro – della questione sono tutti della Juventus: Kean è un giocatore che Allegri stima e che dà garanzie fisiche (problema alla tibia a parte). Data l’altalenanza di prestazioni e condizioni degli avanti della ‘Signora’, privarsi del 18 può essere rischioso, ti priveresti di una freccia sempre pronta all’uso. Chiesa è spesso fermo ai box per fastidi “non gravi” ma che ne minano la continuità di impiego, Vlahovic ha risolto i guai e sta tornando sui suoi livelli ma ha abituato ad alti e bassi. Milik non ingrana e pare in difficoltà più del dovuto, Yildiz sta crescendo ma può anche incontrare un fisiologico momento di appannamento data la giovane età e la pressione che sta subendo in queste settimane Inoltre, dal punto di vista tattico, col 3-5-2 allegriano, perdere Kean significa perdere una punta: all’orizzonte non ci sono cambi di modulo, Allegri insisterà su questo schieramento.

Decisiva sarà la volontà del giocatore, che però deve incontrare il lasciapassare dello stesso tecnico, fiducioso eventualmente di poter continuare la stagione con gli effettivi a disposizione ad oggi.

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