L’Osimhen furioso: com’è cambiato in 6 mesi senza Spalletti

Da quando Spalletti ha lasciato il Napoli, anche l’atteggiamento in campo e fuori di Osimhen è cambiato…in negativo. 

Duecento milioni per Osimhen sono anche pochi, diceva l’estate scorsa Luciano Spalletti qualche settimana dopo aver lasciato il Napoli. La sua creatura aveva conquistato il titolo di capocannoniere e aveva portato lo Scudetto in terra partenopea. Un’impresa irripetibile. Per Victor, il mister era un genio. Ma era anche un po’ padre in certi casi.

Osimhen nervoso
Osimhen nervoso senza Spalletti: cosa è cambiato in 6 mesi (Calciomercato.it)

Grazie a Spalletti, Victor ha imparato a controllarsi. Sotto la guida di Gattuso, l’attaccante nigeriano era facilmente incandescente. Aveva meno responsabilità sulle proprie spalle, si dimenava, spesso si scontrava con gli avversari ed era un po’ falloso. Alla prima ufficiale di Spalletti becca un rosso diretto, ma è stato lì, al Maradona contro il Venezia, che c’è stato lo switch.

Osimhen è cresciuto, si è responsabilizzato, ha diminuito (di poco) il rapporto di falli per partita con il mister di Certaldo. In questa stagione, invece, il numero è in crescita ed è sinonimo di un nervosismo che accomuna l’intera squadra. Ecco com’è cambiato il bomber del Napoli senza Spalletti.

Osimhen, dalla lite con Garcia a quella con l’agente di Kvaratskhelia

E’ inizio stagione, appena la quinta giornata. Il Bologna incarta il Napoli campione d’Italia al Dall’Ara, ma gli azzurri ci mettono del loro. Osimhen sbaglia un calcio di rigore che avrebbe cambiato le sorti della partita; poco dopo Garcia chiama in panchina Kvaratskhelia e successivamente toglie Osimhen per Simeone. Il nigeriano è una furia: voleva giocare con due punte. Le immagini sono chiare. La rabbia del calciatore non è dovuta alla sostituzione, ma alla scelta tattica di non giocare al fianco del Cholito. Il mister e il calciatore si dicono qualcosa di troppo. Ma quel che succede nei giorni successivi è ben più grave.

Victor Osimhen
Victor Osimhen, attaccante del Napoli (LaPresse) Calciomercato.it

Il video del rigore sbagliato di Osimhen viene postato sui social dal profilo TikTok ufficiale del club con un’audio annesso che non fa sorridere il giocatore. Oltretutto, in quei giorni appare un altro video virale con l’immagine del volto di Victor e una noce di cocco, che può significare etichettare una persona nera ma bianca dentro. L’interpretazione può essere ambigua, anche offensiva e può diventare un insulto razziale. Osimhen è su tutte le furie e cancella le foto con la maglia del Napoli dal suo account Instagram. Fa pulizia totale sul proprio social. La piazza si offende e non accetta il comportamento del nigeriano: è bufera in città.

De Laurentiis cambia allenatore, arriva la Juventus e un’altra sconfitta dopo quella contro l’Inter. Osimhen a fine partita ricorda ai supporter bianconeri che qualche mese prima il Napoli batteva la Juve 5-1 al Maradona. Un gesto di stizza, figlio della scarsa tranquillità in cui è avvolta l’intera squadra. E così, arriva un’altra sconfitta in casa, contro il Frosinone. Il bomber viene mandato in campo da Mazzarri per portare a casa la vittoria, invece il suo ingresso e quello di Kvaratskhelia sbilanciano la formazione e non apportano alcun miglioramento. Anzi, lo peggiorano. Osi perde il controllo dopo l’ennesima rete subita e sbrocca con i compagni di squadra. Ostigard, poi Gaetano…ne ha per tutti. Le telecamere lo pizzicano.

Prima di Roma-Napoli arriva il fatidico rinnovo di contratto. La stretta di mano con De Laurentiis, l’ingaggio quasi raddoppiato (il più pagato della Serie A), il prolungamento di un altro anno e una maxi clausola che lo renderà appetibile al termine di questa stagione. Tutte le parti sono contente del risultato raggiunto. Peccato che Victor festeggi malissimo questo traguardo sudato per mesi, con un doppio giallo all’Olimpico che lo rende indisponibile per l’ultima partita al Maradona del 2023. E il 2024 comincia anche peggio. L’agente di Kvaratskhelia stuzzica Osimhen ed il suo agente per una scelta strategica scellerata in difesa del proprio assistito. La previsione di un addio al Napoli a fine stagione per accettare i milioni arabi fa letteralmente infuriare l’attaccante, attualmente occupato a preparare la Coppa d’Africa con la Nigeria. “Tieni il mio nome lontano dalla tua bocca” avverte Osi a Mamuka Jugeli, riempiendolo pubblicamente anche di insulti. Tutto questo sarebbe successo anche con Spalletti? E’ impossibile saperlo, ma stentiamo a crederci. Il mister era una sorta di parafulmine per la squadra e tranquillante per Osimhen.

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