Giornata di presentazione in casa Milan. Filippo Terracciano risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa
Filippo Terracciano si presenta ai tifosi. Il nuovo acquisto del Milan, che ha fatto già il suo esordio con la maglia rossonera, nel match contro l’Atalanta di Coppa Italia, risponde alle domande dei giornalisti presenti a Milanello.
Il calciatore, arrivato dal Verona, per una cifra vicina ai 5,5 milioni di euro, è pronto a giocare un po’ in tutti i ruoli, avendo dimostrato di poter far bene sia in difesa che a centrocampo.
La conferenza stampa di Terracciano inizia così con i saluti alla squadra in cui è cresciuto: “Ringrazio Verona, sia la città che il club – esordisce l’ex gialloblu -. Ringrazio tutti gli allenatori che ho avuto, ma soprattutto mister Juric, che lo ringrazierò per sempre”.
Inevitabile parlare poi dell’esordio, che già c’è stato con l’Atalanta – “Le emozioni erano forti, ma ho subito dimenticato tutto, concentrandomi su quello che dovevo fare. Le prime sensazioni sono state positive. Ho scelto il Milan perché ho visto l’ambiente giusto per crescere”.
Filippo Terracciano è un vero e proprio jolly. Il calciatore, come scritto, può giocare ovunque, sia in difesa che a centrocampo. Contro l’Atalanta è stato schierato a sinistra, ma lui non sembra avere preferenze: “Non ho mai dato molta importanza al ruolo – afferma l’ex Verona -. Non è compito mio, io devo solo fare del mio meglio. Io mi adatto velocemente”.
Terracciano ha già mosso i primi passi in campo e ovviamente anche a Milanello, dove potrà crescere grazie al lavoro di Pioli: “Il mister può darmi tanto – afferma il giocatore, rispondendo ad una domanda di Calciomercato.it, -, sto già imparando parecchio, sia livello calcistico sia a livello umano. Sono qui per crescere e apprendere. Compagni di squadra? Allenarsi con campioni come Leao, Giroud e Theo mi darà molto”.
Arriva una battuta anche sui giocatori del passato a cui si ispira: “Paolo Maldini e Nesta sono stati quelli che ho sempre guardato. Numero di maglia? Avrei scelto il 24 ma era occupato. Il 38 è il numero di Udogie, con cui sono cresciuto nelle giovanili e ho un grande rapporto. L’ho scelto anche per lui”.
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