La conferenza stampa di Walter Mazzarri alla vigilia di Napoli-Salernitana, valida per la prima giornata di ritorno di Serie A.
Ultimo giorno di ritiro per il Napoli di Mazzarri, che dopo la sconfitta contro il Torino ha provato a ricompattarsi al Grand Hotel Serapide, lontano da occhi indiscreti e dalle famiglie.
In conferenza stampa il mister dà le ultime indicazioni alla stampa e ai tifosi prima del derby campano contro la Salernitana. E in tanto tiene banco anche il tema calciomercato. La dirigenza azzurra, dopo Mazzocchi, sta cercando nuovi calciatori. Il prossimo colpo da ufficializzare potrebbe essere Hamed Traoré, classe 2000 ex Sassuolo.
Le prime parole di Mazzarri riguardano il ritiro della squadra in hotel: “Sono contento della settimana. Si sono fatte cose che magari con meno tempo non si sarebbero fatte. Ho accettato e voluto questo ritiro con molta felicità. Stando insieme, anche in hotel, magari si fa vedere un filmato in più. Ci ha fatto bene, ma è la domenica che conta. Spero di vedere domani contro la Salernitana una squadra più brillante. A Torino, probabilmente per colpa mia, abbiamo fatto dei richiami atletici e ho visto una squadra che ha fatto molti rilanci…Non siamo fortunatissimi. E’ stata una partita negativa, sono fiducioso nel fare risultato già domani”.
Ancora una volta, si chiede all’allenatore se valuti un cambio modulo: “Quando son venuto qui per la prima volta ero già abbastanza formato. Venivo dalla Reggina, dalla Samp, squadre da obiettivi diversi. Il Napoli è una piazza importante. Allenare Napoli, Inter, Milan, Juve, crea aspettative diverse. Quando ero giovane, facevo degli errori comunicativi. Potevo arrabbiarmi su cose che ora gestisco meglio. Sono rimasto fermo qualche anno per aggiornarmi, per studiare, per guardare cosa sta cambiando. Ho guardato il Napoli con più interesse e ho studiato il 4-3-3, l’ho sposato… mi sono fatto una cultura su questo modulo che se mi chiamano per allenare questa squadra, voglio giocare con questo schema. Sono convinto che se ho i calciatori giusti, il 4-3-3 va bene. Mi piace tantissimo”.
Poi l’appello ai tifosi in vista del derby contro la Salernitana: “Qualcuno ha detto che non avrei dovuto fare la conferenza. Io ci metto la faccia. Non bisogna nascondersi. E’ un momento particolare per il Napoli. Chiedo un piccolo aiuto alla gente. I ragazzi per 95 minuti devono avere la spinta del pubblico. Poi al termine della partita, si faccia quel che si vuole, anche i fischi”. E ancora, un altro commento sulla settimana particolare in hotel: “Ho goduto a restare in ritiro, perché ho potuto vederli e parlare con loro per tutta la settimana”.
In merito alle polemiche e alle parole di Mamuka Jugeli, Mazzarri sottolinea: “Tendo a parlare direttamente con i calciatori. Loro quando entrano a Castel Volturno devono avere la testa concentrata, conta la maglia. Conta il Napoli. Tutto il resto vale poco. A Kvaratskhelia ho detto questo e a Osimhen quando torna dirò le stesse cose. Devono dare il massimo per la maglia”.
Il mister non parla di mercato, ma vuole ricordare che la sua rosa non è al completo. Non è una giustificazione, ammette Mazzarri, ma a differenza della partita vinta contro l’Atalanta “mancano 6-7 giocatori. Questo è, bisogna cercare il risultato”. Poi prosegue: “E’ chiaro che mancano giocatori importanti, ma devo pensare solo a chi ho a disposizione”.
In questi giorni tra media e tifosi si è discusso molto sulla denominazione del ritiro, descritto come ‘punitivo’. L’allenatore del Napoli la vede in maniera diversa: “Abbiamo fatto una buona gara contro il Monza ma per sfortuna non abbiamo raccolto i tre punti. E poi a Torino abbiamo giocato male. I calciatori che si sentono professionisti sarebbero i primi a essere incavolati. Loro sanno cosa volevo fare. Loro dovrebbero essere contenti come me per il ritiro, per il rispetto dei tifosi e di tutti. Devono sapere che il Napoli ha vinto lo Scudetto nella passata stagione e ora è in una posizione in classifica non consona – poi Mazzarri scuote i suoi calciatori – Devono rendersene conto, devono rendere di più. Quindi è una presa di coscienza di tutti. C’è un nuovo allenatore, giusto che si lavori di più. Il ritiro non è un dramma. E’ chiaro, i ritiri non piacciono per primo a me, non li reputo giusti nel 2024, ma ci sono dei casi che bisogna fare sacrifici per rispetto di tutti, dei tifosi e della piazza”. Infine, su Ostigard e lo scarso minutaggio commenta: “Non ho preconcetti su nessuno. Quando ho una scelta su 15-16 calciatori, faccio considerazioni in base al match. In questo momento ho fatto giocare quelli più adatti alle partite. Jesus era fuori contro l’Inter, giocava Ostigard”.
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