Hamed Traorè pronto per accasarsi al Napoli e Calciomercato.it ha intervistato Giovanni Galli, la prima persona che ha creduto fermamente in lui e nel fratello Amad Diallo, ex talento dell’Atalanta.
Il Napoli è vicinissimo all’acquisto di Hamed Junior Traorè. O meglio, il calciatore arriverebbe in prestito dal Bournemouth, dopo una stagione complessa caratterizzata da tanti problemi e panchina. Sul finire del 2023 ha beccato anche la malaria che l’ha tenuto fermo ai box per diverse settimane.
Ora l’ex Sassuolo sta bene, pronto per riprendere la condizione atletica migliore e sarebbe felice di ritornare in Serie A per rilanciarsi. Noi di Calciomercato.it abbiamo intervistato la prima persona che ha creduto fermamente nel talento del ragazzo: Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina, Milan e Napoli.
Hamed arrivò in Italia con il fratellino Amad. Entrambi ivoriani sono riusciti a sbarcare in Italia tramite un ricongiungimento familiare, che ebbe ripercussioni anche con la giustizia sportiva. La storia dei due ragazzi è particolarmente interessante. Hamed Traoré (2000) e Amad Diallo (2002) si sono divisi da giovanissimi per diventare due calciatori di livello, il presente e il futuro della Costa d’Avorio. Un po’ per caso, un po’ per gioco, Giovanni Galli scoprì questi due talentuosi ragazzini tramite un amico.
Ha conosciuto Hamed Traore quando era giovanissimo. Ci può raccontare come conobbe quel ragazzo? In fin dei conti è lei che l’ha lanciato…
“Io non ho lanciato nessuno (afferma con modestia ndr). Un mio amico che ha contatti con l’Africa aveva portato Hamed e Amad in Italia per mandarli a scuola. Mi chiedeva di passare verso Lucca, facevamo delle cose insieme con la mia fondazione. Con questo mio amico ho un rapporto extra-sportivo, mi fermai da lui e mi disse che aveva questi due ragazzi che si sarebbero fermati per una stagione da lui. Mi raccomandava che erano fortissimi a calcio. Io per prenderlo in giro dissi di portarli in campo per vedere se fosse vero. Si allenarono con i miei ragazzi del ’99. Mi resi subito conto che non c’entravano nulla in quel contesto: erano di un’altra categoria. Hamed era più strutturato. Mentre il fratellino aveva un talento immenso: non a caso è andato allo United per quasi 50 milioni”.
E cosa successe poi?
“Il mio amico mi chiese una mano per vedere se si potesse fare qualcosa per i due fratelli. Feci un paio di telefonate in giro…Da quel momento non ho più saputo nulla. Ho soltanto telefonato per dire che dovevano guardarli, avevano tutto per fare i professionisti. Uno andò all’Empoli (Hamed ndr), uno all’Atalanta (Amad ndr). Tutto è cominciato con alcune chiamate agli amici responsabili dei settori giovanili. E dopo i provini, sono stati presi”.
In che zona di campo può rendere meglio Hamed Traoré?
“Hamed può fare tutto. In un centrocampo a tre può fare il ‘braccetto’, la mezzala. Può ricoprire anche il ruolo di attaccante esterno, dove fece molto bene con Dionisi al Sassuolo. Ha forza, tecnica e continuità. Non è uno di quei giocatori che spariscono dal campo. Per me era un giocatore forte. Sembrava dovesse andare al Milan. Era un giocatore da Milan. Se il Napoli lo prende, è un giocatore dal profilo alto”.
Sarebbe stato meglio per il ragazzo andare al Milan e restare in Italia?
“Quando c’è una trattativa, la fa anche la società, non solo il giocatore. Probabilmente non si sono trovati d’accordo. E il Sassuolo ha avuto anche più interesse nel mandarlo all’estero”.
E poi c’è Amad Diallo…
Se Hamed Traoré è un giocatore più solido, formato mentalmente, allora Amad Diallo è un talento. E come tanti della sua categoria a volte si perde…Questo è un talento. Fa paura. Ha esordito in Serie A, ha fatto gol, ha esordio in Premier ha fatto gol. Anche in Europa League ha fatto gol.
Cosa la impressionò di Amad?
Mi rubò più l’occhio. Aveva più talento. Faceva i tunnel anche nello spogliatoio.
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