Nuove polemiche sul Var e su Inter-Verona, frasi che fanno discutere e che chiamano in causa la squadra arbitrale
Una delle settimane più roventi dall’istituzione del Var, senza ombra di dubbio, con polemiche assortite in varie gare. L’inizio con il finale rocambolesco di Inter-Verona, in campionato, ma anche nei match di Coppa Italia non sono mancate le discussioni.
Addetti ai lavori e appassionati dibattono sul tema del rapporto tra arbitro di campo e Var, con la pubblicazione delle comunicazioni che, lungi dal fare chiarezza e sgombrare il campo dalle polemiche, le alimentano e aprono scenari conflittuali in merito. Il dialogo tra Fabbri e Nasca nell’occasione del gol del 2-1 di Frattesi, convalidato nonostante il contatto falloso di Bastoni su Duda, ha lasciato per certi versi perplessi, come ha ammesso anche il designatore Rocchi.
Inter-Verona, Fabbri e Nasca nel mirino: “Ecco come dovrebbe funzionare il Var”
Nelle analisi dei commentatori, le frasi del Var Nasca sono l’esempio di come lo strumento non dovrebbe funzionare. Particolarmente pepato il parere di Guido Clemente di San Luca, professore universitario di diritto amministrativo.
L’opinionista, ai microfoni di ‘Radio Napoli Centrale, ha lanciato una provocazione: “Nell’ordinamento penalistico, quello di Nasca sarebbe un perfetto esempio di abuso d’ufficio, mentre in quello sportivo se ci dovesse essere un’inchiesta sarebbe per il reato di frode sportiva. Se le dichiarazioni che stanno circolando sono vere, è una vera e propria dichiarazione confessoria. Il VAR invece deve solo certificare il mancato accertamento del fallo e chiamare a rivederlo, come accaduto nel derby di Roma in coppa. Richiamato da Irrati, Orsato ci ha messo 5-6 secondi per correggere la decisione. E’ così che dovrebbe funzionare sempre”.