L’annuncio in diretta apre ad uno scenario inedito, che potrebbe sorprendere il calcio italiano: dimissioni dopo lo scudetto
La corsa scudetto di questa stagione vede protagonisti due allenatori che sono stati contestati in maniera forte nel recente passato. Sia Simone Inzaghi sia Massimiliano Allegri sono stati al centro di campagne social da parte dei tifosi che chiedevano le loro dimissioni e, ancora più importante, anche le rispettive società li hanno messi in dubbio.
In particolare, è quello che è successo al tecnico romagnolo nella scorsa stagione a Milano: dopo una serie di sconfitte importanti, la dirigenza dell’Inter è arrivata a valutare il suo esonero, salvo poi continuare a ragione a dargli fiducia. Una scelta che ha pagato fin da subito, con i nerazzurri che nella scorsa stagione sono arrivati in finale di Champions League e hanno vinto la Coppa Italia. Anche Allegri sembrava essere un allenatore finito, senza più niente da dare alla Vecchia Signora e incapace di riportare la Juventus ai vertici del calcio italiano. Dopo metà campionato, però, i protagonisti della corsa scudetto sono proprio loro: Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri. Al termine della stagione, non si possono escludere colpi di teatro.
Una grande differenza tra il tecnico della Juventus e quello dell’Inter riguarda proprio il palmares: Allegri ha già vinto lo scudetto (ben 6 volte), mentre Inzaghi è alla ricerca della definitiva consacrazione. Quest’anno potrebbe essere l’anno giusto per l’ex allenatore della Lazio per vincere il Tricolore, con la sua squadra che sta legittimando il proprio vantaggio di settimana in settimana.
Ai microfoni di Dazn, riflettendo sulle possibilità di vittoria da parte dei nerazzurri, Marco Parolo ha tratteggiato uno scenario inedito. L’ex centrocampista, che è stato allenato da Inzaghi ai tempi della Lazio, ha dichiarato: “Dovesse vincere il campionato, fossi in Inzaghi direi: ‘Ciao ragazzi, io ho finito il mio percorso all’Inter’ per quanto ha fatto”. Insomma, lasciare il campo di battaglia da vincitore e rendendosi disponibile per una nuova avventura in panchina, questa volta come allenatore campione d’Italia. La definitiva consacrazione di Simone Inzaghi dovrà passare dalla vittoria dello scudetto e, se ciò dovesse accadere, il tecnico potrebbe togliersi dei sassolini dalle scarpe.
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