Prima di Lazio-Lecce gli striscioni in Curva Sud e lo sfottò ai romanisti e a Mourinho dopo il derby, poi il momento emozionante per Sven-Goran Eriksson
Oggi all’Olimpico c’è Lazio-Lecce, ma è palpabile ancora la sbornia per la vittoria nel derby di mercoledì. Quattro giorni dopo si respira ancora la felicità per aver battuto per la quarta volta negli ultimi sei derby la Roma. Oggi, nel lunch match, la testa è tutta per la sfida fondamentale e incredibilmente insidiosa contro il Lecce, squadra che gli uomini di Sarri hanno già dimostrato di soffrire.
Ma è ovvio, il tifoso è irrazionale, vive di queste emozioni e soprattutto degli sfottò che durano tutto l’anno come solo nella capitale e in questa storica rivalità. Sui social ufficiali, la stessa Lazio si è scatenata in questi giorni con le frecciate e appunto gli sfottò nei confronti dei romanisti tra espulsioni e rigori “del calcio moderno”. E ovviamente oggi all’Olimpico i tifosi laziali ne hanno approfittato per continuare su questa linea: “Chi di rigore gioisce… Di rigore perisce”, lo striscione apparso in Sud in riferimento al penalty – discusso – con cui la Roma è approdata ai quarti nel match ribaltato con la Cremonese. In Distinti Sud appare poi un altro sfottò: “O Roma o Marte”, ricaldando uno storico slogan degli ultras giallorossi rivisitato prendendo spunto dal post della società che dopo il derby aveva risposto a Mourinho: “È rigore anche su Marte”.
Poi c’è stato spazio per l’emozione e l’abbraccio, anche se virtuale, per Sven-Goran Eriksson. Lo storico allenatore biancoceleste, grande protagonista del periodo dorato della Lazio tra scudetto e trofei europei a cavallo del millennio, ha annunciato nei giorni scorsi di lottare contro un cancro che però non gli dà scampo: “Mi resta forse un anno di vita”. Sui tabelloni dello stadio è apparsa la foto del mister svedese e il messaggio dello speaker. Nel frattempo lo striscione in Curva Nord e il coro per Eriksson: “La battaglia è iniziata. Mr. Sven siamo con te!”