È tempo di vigilia di campionato per la Juventus. I bianconeri tornano a giocare in Serie A dopo la vittoriosa parentesi di Coppa Italia di giovedì scorso contro il Frosinone; 4-0 che è valso l’accesso alle semifinali della competizione. Torna però la Serie A a Torino
All’Allianz Stadium domani arriverà il Sassuolo, avversario che all’andata ha battuto i ragazzi di mister Allegri, firmando l’unica sconfitta stagionale. Oggi, il giorno prima del match – il primo del girone di ritorno -, ha parlato lo stesso tecnico. Queste le sue parole in conferenza.
La Juventus domani giocherà la prima gara del girone di ritorno, contro il Sassuolo. Che partita sarà quella contro i neroverdi e come ci arriva la Juve?: “Il gruppo ha lavorato bene, come sempre. All’andata non fu una bella serata, loro hanno grandi qualità tecniche e un bel collettivo. Serve una partita importante dal punto di vista tattico e dovremo concedere poco”. Il mister bianconero tiene alta l’attenzione:”Pensiamo alla partita di domani, perché all’andata abbiamo preso un bello schiaffo – e aggiunge sul Sassuolo – È una squadra che ha Berardi, Lauriente e Pinamonti. Giocano meglio in trasferta che in casa, dobbiamo fare attenzione”.
Adrien Rabiot e Federico Chiesa osservati speciali di questi giorni di avvicinamento: “Rabiot sta bene, così come Chiesa, che sarà un valore aggiunto. Chi è in panchina è determinante, ma devo fare delle valutazioni domani. Le soluzioni le abbiamo, Locatelli, Nicolussi Caviglia… anche Cambiaso mezzala”. Soprattutto in difesa, dove mancherà Gatti per squalifica: “Il dubbio è tra Rugani e Alex Sandro“. Sull’attacco Allegri non scioglie le riserve del tutto: “Milik sta facendo bene, così come Yilidz. Vlahovic sta bene e abbiamo ritrovato Chiesa”. Su Moise Kean tra terapia e mercato, Allegri è deciso: “Kean sta bene, inizia il periodo di ri-atletizzazione per averlo a disposizione. E’ della Juventus e ha fatto bene anche senza trovare il gol”.
Un passaggio su Timothy Weah: “Sta crescendo, arriva da un campionato diverso ed è stato fermo. Qui sta migliorando in fase difensiva”. Sull’opportunità di schierare insieme sia Federico Chiesa, sia Kenan Yildiz magari alle spalle di una punta, l’allenatore bianconero è convinto: “Chiesa e Yildiz insieme? No, abbiamo il nostro equilibrio. Non dobbiamo tornare ad essere una squadra ballerina”.
Prosegue la conferenza di mister Massimiliano Allegri, che inevitabilmente tocca anche il tema della sfida a distanza con l’Inter. Senza dimenticare mercato e complimenti a Ancelotti per la vittoria della Supercoppa di Spagna col Real Madrid.
Quali sono le caratteristiche per allenare la Juventus? “Parlare di questo è lungo e difficile. Innanzitutto faccio i complimenti ad Ancelotti per il trofeo vinto, ha dimostrato di essere un grande allenatore. Le caratteristiche per allenare la Juventus, io a volte faccio la battuta: ‘Come si fa a fare l’allenatore? Non lo so’. Quindi figuriamoci se so come si allena la Juventus“.
In che cosa è migliorata la Juventus? Spiega Allegri: “La Juve è cresciuta nella consapevolezza, sia a livello tecnico, sia a livello fisico. Più andiamo avanti più il rischio di sbagliare aumenta, dobbiamo pensare a domani e non farci prendere sall’entusiasmo. Non sono sorpreso dalla stagione e mi piace la voglia che c’è. Fa parte di una crescita singola e di squadra”.
Sulla corsa Scudetto: “L’Inter ha una squadra costruita per vincere lo Scudetto, la Juventus ha iniziato un percorso diverso e su questo dobbiamo lavorare senza metterci in testa l’ossessione di vincere il campionato. Siamo alla Juventus e dobbiamo fare il massimo, soprattutto monitorando la crescita dei ragazzi. Questa squadra ha un futuro importante per i prossimi cinque anni”. Differenza tra nerazzurri e bianconeri?: “E’ questione di programmazione. Abbiamo vissuto degli anni difficili, quest’anno ci stiamo divertendo. Se abbiamo fatto quarantasei punti ce li siamo meritati, poi vedremo dove saremo a fine maggio”.
Il tifo all’Allianz Stadium si è riscoperto vicino al tecnico bianconero: “Non è questione di averli conquistati. Stiamo facendo un buon lavoro e questo è merito soprattutto dei ragazzi. Noi che stiamo intorno a loro siamo tutti importanti e cerchiamo di fare il meglio di noi stessi per far sì che i calciatori scendano in campo nelle giuste condizioni”. C’è spazio anche per un po’ di mercato, ma Allegri è ermetico: “Non ho mai commentato il mercato e mai lo farò, sopratutto prima della fase decisiva della stagione. Bernardeschi? E’ del Toronto, non devo dargli alcun consiglio”.
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