L’ex tecnico non ha gradito le modalità con cui lo ‘Special One’ è stato sollevato dall’incarico dalla Roma
Come un fulmine a ciel ‘sereno’, questa mattina José Mourinho si è risvegliato con la peggiore notizia possibile. Sebbene fosse noto il malcontento dei Friedkin circa il suo operato nelle ultime settimane, in pochi si sarebbero probabilmente aspettati un esonero così lapidario.
In difesa dell’allenatore portoghese si è subito schierato Fabio Capello che su ‘Sky Sport’ ha attaccato apertamente la società giallorossa: “Penso che queste proprietà americane lavorino senza rispettare le persone con cui collaborano. Lo abbiamo visto al Milan con Maldini e oggi alla Roma con Mourinho. Non c’è sensibilità dalle loro parti, ma solo business. Credo invece che serva anche rispetto, magari accordandosi prima e separatamente , ma non con un comunicato e una telefonata”.
Per quanto riguarda il divorzio tra Mourinho e la Roma, invece, secondo l’ex tecnico si era intuito da tempo che il rapporto non fosse più dei migliori: “Che qualcosa non funzionasse si capiva dal fatto che non rispondevano alle sue richieste. Lo hanno trattato nella maniera meno rispettosa e parliamo di uno degli allenatori più importanti della storia. È successo anche a me in Russia, dove mi avvisarono all’aeroporto”.
Capello a De Rossi: “Consiglio di studiare cosa ha fatto Mourinho”
Cambiando pagina e guardando già all’inizio della nuova era con Daniele De Rossi in panchina, Capello si è permesso di dare qualche consiglio al nuovo allenatore.
Un po’ a sorpresa, l’ex tecnico ha suggerito come prima cosa di ripartire dai concetti di Mourinho: “Gli consiglio di studiare ciò che ha fatto Mourinho alla Roma, e cercare di portare qualche piccolo cambiamento senza però rivoluzionare. Altrimenti vai contro una fascia di spogliatoio che non ti seguirebbe. Come me ha cominciato nella Spal, quindi qualcosa ci accomuna. Sarà difficile, ma conoscendo l’ambiente romano deve far vedere quanto vale. Da calciatore è stato bravissimo, ora deve farlo vedere da allenatore. Deve lavorare sui giocatori e far vedere che sono una squadra vera, i tifosi ora dovranno appoggiare molto più la squadra“.