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L’esultanza lo mette nei guai: sospensione e rescissione del contratto

Il club prende posizione e dopo la sospensione è pronto a chiedere la risoluzione del contratto per il calciatore

L’esultanza che scatena un vero e proprio caso politico. In Turchia è finito sotto processo Sagiv Jehezkel, attaccante israeliano in forza all’Antalyaspor.

Rescissione per Jehezkel
Palloni (LaPresse) – Calciomercato.it

Tutto a causa di un’esultanza che in Turchia non hanno gradito, tanto che il calciatore è stato arrestato, è finito sotto processo e sospeso dalla propria squadra che lo ha rispedito in Patria. Tutto nasce dal gol messo a segno nel match contro il Trabzonspor. Nel festeggiarlo, Jehezkel mostra la fasciatura alla mano dove è riportata la frase ‘100 giorni. 7/10’, in riferimento alla data della strage compiuta da Hamas e che ha segnato l’inizio del conflitto tra Israele e Palestina.

Un’esultanza che in Turchia è stata interpretata come sostegno a Israele e per la quale le autorità locali hanno avviato un’indagine per “reato di pubblico incitamento all’odio e all’ostilità”. Il calciatore è stato prima arrestato e quindi rilasciato ed ora ha fatto ritorno in Israele dopo un colloquio tra il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e il capo dell’intelligence turca, Ibrahim Kalin.

Jehezkel sospeso: l’Antalyaspor vuole la rescissione

Oltre agli aspetti penali della vicenda, che arriveranno al termine del processo, le conseguenze sportive per Jehezkel sono ugualmente gravi.

Rescissione per Jehezkel
Jehezkel (LaPresse) – Calciomercato.it

L’Antalyaspor, infatti, ha immediatamente sospeso il calciatore e, stando a quanto riportano ora i media turchi, sta lavorando alla risoluzione del contratto. Un finale che si poteva già capire da domenica sera, appena la vicenda ha preso piede, leggendo il comunicato firmato dal presidente del club Sinan Boztepe.

Una nota in cui il numero uno del club di Antalya assicurava: “Durante il mio mandato, non permetterò mai che si verifichino eventi del genere. Sagiv Jehezkel ha agito contro i valori del nostro Paese e, pertanto, il cda ha deciso di escluderlo”. Una sospensione alla quale potrebbe ora far seguito al risoluzione del contratto mentre l’attaccante ha fatto ritorno in Israele.

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