La conferenza stampa di Walter Mazzarri alla vigilia della semifinale di Supercoppa italiana tra Napoli e Fiorentina
Il tecnico del Napoli presenta la sfida di Supercoppa italiana contro la Fiorentina, che si disputerà il 18 gennaio a Riad. Walter Mazzarri fa il punto della situazione e comincia dalla vittoria arrivata in extremis contro la Salernitana: “Contro il Torino abbiamo giocato proprio male, ma le altre partite le abbiamo giocate bene, nonostante non siamo riusciti a raccogliere molto. Avevamo perso fiducia in noi. La vittoria del derby ci ha fatto bene al morale“.
E sul calciomercato, Mazzarri glissa: “Non inciderà sulla testa dei calciatori, penso solo alla partita di domani. Cerco anche di incontrare questa mentalità nei ragazzi che non vogliono si distraggono dal mercato e altro”.
Il mister ha sfiorato la vittoria della Supercoppa italiana già nel 2012, sempre con il Napoli: “Non mi piace parlare del passato, guardiamo avanti. Questo è un Napoli diverso, da quella finale contro la Juventus la società ha fatto passi da gigante. Veniamo da un momento altalenante. Serve una partita in cui i giocatori possano mettersi in condizione di far bene”.
Il mister non lascia trasparire nulla in conferenza e bada a come parla. Si nasconde dietro lo scudo dei dubbi, delle perplessità, delle incertezze, quando magari saprebbe benissimo come rispondere. Nessun aiuto alla Fiorentina quando parla dell’attaccante titolare che sfiderà la viola: “Simeone è un candidato titolare, ma la formazione la vediamo domani”. Intanto, recupera Cajuste e Zielinski. Ma non Demme: “Non si è allenato ieri, non ci sarà”.
Nessun riferimento al modulo nuovo, ma ammette di averci lavorato: “Quello che ho pensato sul nuovo sistema di gioco è bene lo tenga per me. E’ vero che abbiamo provato qualcosa di diverso settimane fa per cambiare a gara in corso, mentre per cambiare modulo ci vuole tempo. Credo che continueremo a giocare come nelle ultime partite”.
E sulla nuova formula della Supercoppa a quattro squadre evita di far polemica: “No comment. Probabilmente è stato pensato di fare queste partite, una regola inventata dalla Federcalcio ed è bene che si chieda a loro”.
Infine, una battuta sull’ascesa del calcio in Arabia: “E’ chiaro che qui c’è potenzialità economica e i giocatori più importanti sono attratti. Il campionato arabo diventerà competitivo e migliore. Porterà via giocatori europei che hanno scritto la storia del calcio”.
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