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“Non ho fatto male a nessuno”: scuse e accuse dopo la squalifica

Pesante squalifica in seguito alla quale arrivano le scuse, ma anche le accuse: le dichiarazioni che fanno discutere

A fine partita, spesso i protagonisti del mondo del calcio si lasciano andare e non è raro assistere a referti arbitrali che davanti al Giudice Sportivo si tramutano in pesanti ammende e squalifiche per comportamenti poco consoni. Come nel caso di un allenatore nostrano che, dopo uno sfogo a fine gara, si è visto fermare per una giornata.

Maxi squalifica, la risposta con scuse e accuse
FIGC © LaPresse – Calciomercato.it

 

Ezio Capuano, allenatore del Taranto, ha subito un turno di stop dopo aver reagito con un pugno a una porta nel tunnel degli spogliatoi e con ripetute espressioni blasfeme. Ancora una volta, il tecnico è finito sotto i riflettori per alcuni comportamenti un po’ così che lo caratterizzano. Dei quali ha fatto puntualmente ammenda, questa volta, raccontando la sua versione.

Capuano racconta dopo la squalifica: “Mi vergogno, ma ormai negli spogliatoi…”

Dopo il pari della sua squadra contro il Picerno, Capuano non ha contenuto la rabbia e ha spiegato, in una intervista al ‘Corriere della Sera’, l’accaduto, scusandosi per la sua condotta ma anche con altre considerazioni.

Capuano, racconto dopo la squalifica
Ezio Capuano © LaPresse – Calciomercato.it

 

“Ho bestemmiato, è vero, cosa devo fare adesso? La prossima volta dirò sette preghiere”, ha dichiarato. “Mi vergogno per averlo fatto, ma mi auguro che adesso attuino gli stessi provvedimenti per tutti. E’ vero che mi sono lasciato andare a certe espressioni, ma non dieci volte come è stato detto. Ce l’avevo con me stesso, non ho fatto del male a nessuno, ero arrabbiato per aver buttato una partita alle ortiche. La partita poi era finita da 30 minuti, non fatemi dire altro…Ormai sembra che negli spogliatoi ci sia la polizia antidroga”.

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