C’è un legame forte e particolare che unisce Guido Masetti, Fabio Capello, Daniele De Rossi e altri 16 allenatori passati per Roma.
L’esonero di Mourinho ha spalancato le porte a Daniele De Rossi. Capitan futuro continua la sua avventura da allenatore alla sua Roma, dopo le esperienze con la Nazionale italiana e con la Spal. Ora il gioco si fa duro.
Solo 5 mesi e mezzo per traghettare la Roma in Champions League. Sarebbe un sogno. Se De Rossi riuscisse in qualche modo a portare il club giallorosso nella competizione più ambita di tutte, avrebbe modo anche di continuare ad allenare la piazza giallorossa anche nella prossima stagione.
Certo è che la società ha chiesto una mano al secondo giocatore più rappresentativo del club degli ultimi 20 anni. Totti non ha il patentino e chissà se mai lo otterrà. Per ora ha fatto altre scelte. Quindi, la decisione è caduta su De Rossi, sbarcato immediatamente a Trigoria il giorno stesso dell’esonero di Mourinho e si è messo a lavorare con i ragazzi, alcuni anche suoi ex compagni di squadra. Pellegrini era al suo fianco quando giocava l’ultima partita di campionato in giallorosso; facevano parte della rosa anche Cristante, El Shaarawy e Karsdorp. E con la firma sul contratto, Daniele ha raggiunto altri 18 allenatori della Roma: l’ultimo suo ex mister, Eusebio Di Francesco.
De Rossi da ex Roma a mister: il primo è stato Masetti, l’ultimo Di Francesco
Nel corso della storia quasi centenaria della Roma, sono stati ben 18 gli allenatori del club ad aver indossato precedentemente la maglia giallorossa da calciatori. Il primo ex giocatore diventato allenatore della Roma è stato Guido Masetti, portiere degli anni ’30 e allenatore poi nel dopoguerra. Circa 10 anni fa è stato inserito nella hall of fame della società capitolina. In ordine di prima apparizione, tanti ex giallorossi sono stati la guida tecnica della Roma tra gli anni ’40 e ’50: Degni, Brunella, Bernardini (di cui oggi è intitolato il centro sportivo di Trigoria), Serantoni e Nordhal.
L’ex campione svedese, al suo ultimo anno con la Roma, ha fatto da allenatore-giocatore. Menzione speciale per Krieziu, che è stato sulla panchina della Roma solo per una partita nel ’63. La freccia di Tirana aveva disputato numerose stagioni nella Capitale, poi ebbe il merito di scoprire il Principe Giannini.
E ancora, poche partite da allenatore della Prima squadra per Luciano Tessari, ma tra fine anni ’70 e inizio ’80 è stato il vice e allenatore dei portieri della Roma. Qualche match in panchina anche per Sormani e Spinosi, già ex calciatori della Roma negli anni ’60. Nel ’93 arrivò Mazzone, che divenne l’11esimo ex giocatore giallorosso a guidare la rosa capitolina. Dopo di lui, Ezio Sella nel 96-97 prese le redini della formazione per circa 10 partite.
L’unico ex giocatore della Roma capace di vincere lo Scudetto con lo stesso club è stato Fabio Capello. Il tecnico aveva giocato dal ’67 al ’70 con la maglia giallorossa. E poi Voller raccolse improvvisamente l’eredità lasciata da Prandelli nell’estate del 2004, quando il mister lasciò la panchina per la malattia della moglie. Rudi Voller durò tre partite. Discorso simile anche per Bruno Conti, che nella stessa stagione si ritrovò a guidare la squadra fino al termine della stagione per una decina di gare.
Nel 2009 la presidentessa Rosella Sensi chiama Claudio Ranieri per sostituire Luciano Spalletti. L’allenatore romano aveva giocato nelle giovanili e qualche partita in prima squadra negli anni ’70. Sfiorò lo Scudetto appena arrivato sulla panchina della Roma. Gli succedette Vincenzo Montella, altro ex calciatore giallorosso. E nel 2017 arrivò la volta di Eusebio Di Francesco, vincitore del tricolore nel 2001. Trascinò la rosa in semifinale di Champions League. Oggi De Rossi è il 19esimo ex calciatore della Roma diventato anche allenatore della formazione capitolina.