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Abodi difende la Supercoppa in Arabia Saudita: “Non si va lì soltanto per il montepremi”

Intervenuto ai microfoni di TvPlay, il ministro Abodi ha toccato diversi argomenti di stretta attualità

Gli stadi, la Supercoppa in Arabia Saudita e il Decreto Crescita: tanti gli spunti dall’intervento del ministro Andrea Abodi a TvPlay.

Andrea Abodi (LaPresse) – Calciomercato.it

Nel corso del suo intervento ai microfoni di TvPlay, il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha parlato di diversi argomenti, in primis quello relativo alla decisione della Lega di Serie A di far disputare la Supercoppa italiana – con format rinnovato a quattro squadre – in Arabia Saudita: “Non dobbiamo essere integralisti” ha dichiarato Abodi, ricordando: “In modo indiretto ho vissuto la prima finale di Supercoppa negli Stati Uniti” e a suo avviso “non è un fatto straordinario che si internazionalizzi il calcio italiano, dobbiamo decidere se essere parte del mondo o un mondo a parte”.

Una scelta legata all’esigenza di “promuovere il calcio e il sistema paese”. Abodi ha poi assicurato che “non si va lì soltanto per il montepremi, peraltro l’Arabia Saudita è un soggetto con quale diverse realtà italiane hanno rapporti costanti“. Dunque, il ministro ha ribadito la sua “fiducia nella scelta della Lega Calcio e mi auguro che sia uno strumento di promozione e internazionalizzazione del calcio italiano”.

Stadi da rifare: il ministro Abodi a TvPlay

Altro tema caldo in Italia resta quello degli stadi. Abodi non ha dubbi: “Il valore del nostro calcio aumenterà anche grazie alle infrastrutture“. Ecco perché ha elogiato “chi l’impianto l’ha rifatto”, ovvero “Juventus, Udinese, Atalanta, Frosinone e mi auguro anche Parma, Cagliari, Fiorentina, Bologna, Genoa e Palermo”.

Andrea Abodi (LaPresse) – Calciomercato.it

Secondo Abodi è importante “creare le condizioni per trovare una risposta partendo da un concetto”. Ovvero: “Si deve fare a prescindere dal 2032 e dai suoi luoghi che saranno cinque o sei città. L’importante è che sul tavolo ci saranno opzioni che possano togliere alibi”. Infine un passaggio anche sul tema legato al Decreto Crescita e a un possibile ritorno della misura: “Non lo so. Da parte mia lo strumento andava modificato e superato, farlo in tre giorni non è stato secondo me la cosa migliora, ma si rispetta la scelta”.

Paolo Siotto

Classe ’93 e giornalista pubblicista dal 2015. Dal calcio alla cronaca, sempre seguendo il filo diretto dell’informazione.

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