Mazzarri come Pinocchio: la bugia a fin di bene salva il Napoli e prolunga la permanenza in Arabia, Italiano sorpreso dal mister toscano.
Circa due mesi fa, Walter Mazzarri prendeva il posto di Rudi Garcia. Si presentò nuovamente ai tifosi del Napoli manifestando la volontà di replicare quanto visto durante la stagione dello Scudetto. Il calcio spallettiano.
L’obiettivo del mister era quello di riportare l’equilibrio, il fraseggio, la serenità che possedeva il gruppo fino ad un anno fa. Ma il calendario non ha aiutato Mazzarri. Dopo il debutto vincente contro l’Atalanta, sono arrivate le batoste contro Real Madrid, Inter e Juventus. Poi ancora Frosinone, Roma e infine Torino. Troppe in poco più di un mese.
Così, il mister ha voluto incartare Italiano, uno degli allenatori preferiti da De Laurentiis per la prossima stagione. Per il post-Mazzarri.
A poche ore dalla semifinale di Supercoppa contro la viola, l’allenatore del Napoli aveva assicurato la stampa e i tifosi che per cambiare modulo sarebbe servito del tempo. Insomma, il club azzurro sarebbe sceso in campo a Riad con il solito 4-3-3, mettendo magari più grinta e maggior convinzione. Certo, queste caratteristiche non sono mancate, ma il sistema di gioco non è stato affatto confermato. Il tecnico aveva dichiarato in sala stampa una piccola grande bugia a fin di bene. Per giocare a carte coperte. D’altronde, in guerra e in amore tutto è lecito. E ora a Napoli è una guerra, sportivamente parlando.
Mazzarri ha sorpreso tutti, persino Italiano, schierando il suo Napoli con la difesa a tre. Un tuffo nel passato. Il tecnico viola nel post partita ha confermato che non si aspettasse questa modifica dell’assetto tattico degli avversari, poi il rigore sbagliato da Ikoné ha dimostrato come questa fosse una serata no.
Ai microfoni di Mediaset, Mazzarri ha giustificato così la scelta di scendere in campo con la difesa a tre e Di Lorenzo adattato a braccetto: “Ho visto la partita persa dal Napoli contro la Fiorentina in campionato. Era una squadra al completo e i ragazzi sono andati in difficoltà. Serviva abbassare il pressing e mantenere la squadra a cavallo del centrocampo. I calciatori l’hanno fatto bene, era l’unico modo per mettere in difficoltà la Fiorentina”. E poi ha sostenuto che riproporre il vecchio 4-3-3 spallettiano richiede un certo tipo di giocatori, che attualmente mancano alla rosa. Insomma, i partenopei cambiano pelle nel momento più delicato della stagione. Ma occhio a nuove sorprese. “Se posso ritorno a giocare con il 4-3-3” sottolinea Mazzarri al termine del post-partita. Quasi un monito. Il mister non si arrende.
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