Secondo quanto appreso da Calciomercato.it, non ci sarà subito un processo da affrontare per il presidente del Napoli. Si tratta solo di un avviso di conclusione di indagini e nell’alveo di pochi giorni ci sarà la possibilità per i legali di De Laurentiis di studiare gli atti, quello che tecnicamente si chiama “discovery”. Dopo questa discovery ci sarà la possibilità di un’interlocuzione tra gli avvocati e pubblici ministeri al fine di iniziare ad affrontare quello che è il pomo della discordia. Tutto ruota attorno all’articolo 2621 del codice civile, quello legato al reato di falso in bilancio. I magistrati romani ipotizzano il dolo nelle valutazioni dei famosi quattro giocatori (Karnezis, Liguori, Manzi, Palmeri) coinvolti nell’operazione che ha portato Victor Osimhen dal Lille al Napoli. Gli avvocati di Aurelio De Laurentiis proveranno a dimostrare che il dolo, ovvero il fraudolento vantaggio nell’iscrizione di questi calciatori all’interno della trattativa, non ha portato beneficio a nessuna delle parti coinvolte.
De Laurentiis indagato: al momento nessun rischio per il Napoli
Sempre secondo quanto appreso da Calciomercato.it, al momento non risulta interlocuzione tra la magistratura ordinaria e quella sportiva.
Ciò significa che la procura di Roma, per ora, non ha trasmesso quelle che vengono definiti atti nuovi al procuratore federale Giuseppe Chiné. Il Napoli, dalla procura della FIGC, è stato già prosciolto da ogni accusa legata all’affare Osimhen: senza la trasmissione di atti nuovi, non è possibile riaprire un processo sportivo che possa poi, eventualmente, condurre ad ammende o a penalizzazioni. Non è, però, totalmente da escludere la possibilità che questa trasmissione avvenga, in particolare dopo la discovery fatta anche dagli avvocati di parte.
Marco Giordano
Curioso ed appassionato di calcio e mercato. Quasi una patologia, diventata un lavoro.