L’allenatore francese è fermo da quasi tre anni dopo aver lasciato la panchina del Real Madrid
Prosegue la lunghissima assenza di Zinedine Zidane dal mondo del calcio. Il francese, tra i più vincenti allenatori dell’ultimo decennio e autore delle incredibili tre vittorie di fila in Champions League con il Real Madrid, da quasi tre anni si ritrova senza una squadra.
Il tecnico, che nell’estate del 2021 ha detto addio ai ‘blancos’ lasciando il testimone a Carlo Ancelotti, curiosamente non ha accettato sino a questo momento altri progetti. Un’astinenza che lascia non pochi punti interrogativi per un top allenatore come Zidane. Di offerte e sondaggi, eppure, il francese ne ha ricevuti parecchi negli ultimi anni, senza però mai affondare il colpo. In Italia è stato ad esempio accostato alla sua ex Juventus, mentre in Francia a più riprese il suo nome è entrato nel mirino del Pari Saint Germain.
Com’è risaputo, però, ‘Zizou’ è fortemente legato a Marsiglia, sua città natale. La rivalità con il Psg, dunque, ha sino a questo momento ostacolato ogni tentativo da parte del club parigino. A rompere il silenzio sull’allenatore, ai microfoni del canale Youtube ‘Carré’, è stato il figlio Luca Zidane. L’ex portiere del Real Madrid, oggi di proprietà dell’Eibar, ha rivelato alcuni indizi su quello che potrebbe essere il futuro del padre su una panchina di calcio.
Futuro Zidane, l’annuncio del figlio Luca: “Psg complicato”
Secondogenito di Zidane, Luca ha escluso quasi completamente la possibilità di un futuro approdo del padre al Paris Saint Germain.
Lo stesso ‘Zizou’, proprio per le origini marsigliesi, non viene visto di buon occhio dalla tifoseria parigina. A questo proposito, Luca ha spiegato chiaramente: “Mio padre al Psg? Lo vedo più che complicato”. Più semplice, invece, la pista che porta al Marsiglia, club che non sta vivendo un grande momento della sua storia e che attualmente viene guidato da Gennaro Gattuso. In questo senso, l’estremo difensore ha dato una grande apertura: “Non è un tabù parlare di mio padre al Marsiglia, ma devo dire che non parliamo troppo di queste cose. Starà a lui prendere la decisione su dove andare, dove vorrà allenare. A prescindere da tutto, saremo contenti della sua scelta”.