La prima intervista post partita di De Rossi da allenatore della Roma: da Pellegrini alle condizioni di Dybala e Spinazzola
Buona la prima per la Roma di De Rossi in un clima di amore ed “odio”: l’Olimpico ha risposto con i cori per l’ex centrocampista ma ha riservato fischi alla squadra (in particolare a Pellegrini) e omaggiato Mourinho. Il campo ha visto una squadra brillante fisicamente nei primi sessantacinque minuti di gioco: due gol e diverse trame interessanti. La benzina però è finita troppo presto con il Verona che, nonostante i problemi societari e di mercato, non ha mai mollato: prima il gol annullato, poi il rigore sbagliato e infine la rete della speranza.
La Roma ha sofferto nel finale ma si porta a casa una vittoria importantissima per la classifica: i giallorossi hanno iniziato, nel migliore dei modi, un mini ciclo dove servono nove punti (sei dopo stasera) per rilanciarsi definitivamente in zona Champions League. Al termine della partita De Rossi ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi: ecco le sue parole
“E’ stato piacevole tornare all’Olimpico: quando venivo a vedere le partite ci stava sempre grande affetto, ora ho una veste diversa. Da una parte emozione, dall’altra tensione. Ho ringraziato la gente a fine partita, non potrei essere più contento”
“Il primo tempo mi è piaciuto molto ma la sessa cosa che fai nel primo tempo se la fai piano diventi prevedibile, loro hanno grande energia, grande gamba e ci vengono a rubare quei palloni che riuscivamo a giocare tra le linee”
“Dybala già da prima della partita sentiva qualcosina, ha detto che non è successo nulla ma non si sente tranquillo di spingere, è stato fermo e siamo arrivati noi che abbiamo spinto con i carichi. Spina qualcosina si è fatto ma nulla di gravissimo”
“E’ una delle prime cose sulle quali abbiamo lavorato, importante avere dominio della palla ma se facciamo tutto velocemente ad un tocco ha senso, altrimenti ci addormentiamo noi invece di addormentare la partita. Se vai piano con il possesso palla ti ammazzano, se vai veloce ci possiamo divertire con i giocatori che abbiamo”
“Uno dei momenti che verranno messi nell’album dei ricordi della mia carriera. La seconda carriera nella Roma mi è stata donata, da una parte me la devo godere, dall’altra lavorare al massimo. La gente non me lo fa mai dimenticare che sono stati qui per vent’anni”
“I fischi si trasformano in applausi giocando meglio il secondo tempo probabilmente saremmo andati via più contenti ma parte del nostro lavoro è anche enfatizzare i tre punti, dobbiamo essere contenti dei tre punti. La squadra anche giocando non bene negli ultimi 25 minuti ha comunque lottato dimostrando di tenerci molto a vincere questa partita”
“Pellegrini è uno dei giocatori più importanti che abbiamo, uno dei più grandi talenti in Italia, deve trovare quella continuità, toccare tanti palloni perché in area ha sempre avuto quella continuità. Ricopre il mio stesso ruolo, capitano, noi romani è giusto che veniamo messi davanti alle nostre responsabilità. Oneri e onori, lui se ne fa carico senza problemi, lui è molto maturato, in questa settimana si è comportato da vero leader, nel primo tempo mi è piaciuto moltissimo, nel secondo è calato anche lui”
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