Ricorso UFFICIALE: sconfitta e tavolino e penalizzazione

Stangata dopo il ricorso ufficiale presentato: sconfitta a tavolino e penalizzazione di un punto in classifica

Una vera e propria stangata contro la quale il club è pronto a fare ricorso in ogni sede possibile. Non è ancora chiusa la battaglia legale scaturita all’indomani di quanto accaduto il 7 gennaio quando doveva disputarsi la partita tra Toma Maglie e Massafra.

Ricorso ufficiale: sconfitta a tavolino e penalizzazione
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Un match che non si è mai giocato visto che la squadra ospite non è riuscita a raggiungere l’impianto di gioco a causa di un guasto al mezzo di trasporto. Una giustificazione che non ha però fatto breccia nel giudice sportivo che ha respinto il reclamo della società. La decisione è di quelle pesanti: sconfitta a tavolino, penalizzazione di un punto in classifica, ammenda di 300 euro per la rinuncia e un’altra ammenda di 400  euro come indennizzo per il mancato incasso.

Una vicenda  che però non è destinata a terminare qui visto che l’Asd Soccer Massafra ha già preannunciato un ulteriore ricorso e fatto presente che è disposta a difendere le proprie ragioni in ogni sede.

Eccellenza, sconfitta a tavolino e penalizzazione: nuovo ricorso

In un comunicato diramato dopo aver ricevuto la notifica della decisione del giudice sportivo, il Massafra continua a ribadire la propria buona fede e preannuncia un nuovo reclamo.

Ricorso ufficiale: sconfitta a tavolino e penalizzazione
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In particolare nella nota si legge che “la Società tiene a precisare che saranno intraprese tutte le strade a nostra disposizione, a cominciare dal ricorso alla Corte Sportiva di Appello Territoriale, al fine di dimostrare la nostra buona fede sui comportamenti”. La società è convinta delle proprie ragioni e che quanto accaduto possa rientrare nelle cause di forza maggiore di cui si parla nel comma 1 dell’articolo 55 delle Norme Organizzative Interne della Figc.

Nel comunicato, il Massafra tiene anche a precisare che in occasione della partita poi non disputata non c’era nessun motivo per non scendere in campo: nessun problema tecnico, né disciplinare, né di qualsiasi altro tipo. Toccherà ora alla Corte Sportiva di Appello Territoriale esprimere il proprio giudizio.

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