Il centrocampo della Juventus dovrà fare a meno di Rabiot nel corso della prossima partita contro l’Empoli. Allegri però sa di poter fare affidamento su alcune certezze, tra cui figura anche il nome di McKennie
Il texano, dopo un’estate vissuta da partente, si è preso la Juve e ora è uno degli insostituibili della formazione bianconera: unisce qualità, quantità e capacità di spendersi in più ruoli del campo.
La Juventus guarda alla sfida di sabato contro l’Empoli, da prima in classifica. Contro la formazione non ci sarà Adrien Rabiot, che lavora per recuperare al 100% dall’affaticamento al polpaccio ed esserci contro l’Inter il 4 febbraio. Il centrocampo della Juve, come a Lecce, dovrà fare a meno del francese.
La mediana bianconera sarà sorretta da Manuel Locatelli, al posto del ’25’ verosimilmente ci sarà Fabio Miretti nonostante la prestazione opaca di Lecce – allegrate a parte – ma sopratutto Weston McKennie. Uomo in più di questa stagione bianconera. Il ragazzo statunitense sta vivendo probabilmente la sua miglior stagione in carriera e da quando è tornato a Torino si è, settimana dopo settimana, preso il posto da titolare.
La parabola del texano in questa Juventus ha del paradossale: questa estate era inscritto di diritto tra i partenti, poi le cose sono cambiate. Già per il Summer Tour negli USA, la presenza dell’ex-Shalke è stata importante: Allegri a livello numerico aveva bisogno di lui. Paul Pogba era fermo ancora ai box e Nicolò Fagioli non era partito per una tonsillite. Wes ha colto la palla al balzo e si è aggrappato al treno – o meglio aereo – bianconero.
Il calcio è materia fluida, spesso illeggibile. E così si passa da essere un esubero a un titolare inamovibile nel giro di sette mesi, o poco meno. E’ la storia di McKennie, tuttofare della mediana di Allegri e uomo in più anche nello spogliatoio del JTC.
La presenza di Weston McKennie non passa più inosservata. All’inizio del campionato lo staff tecnico della Juventus ha dovuto far fronte alle squalifiche degli stessi Pogba e Fagioli, ma sapeva di poter ormai contare su un McKennie ritrovato. Già dalla presentazione del direttore Cristiano Giuntoli, lo stesso dirigente non aveva dato per certa la partenza del calciatore americano. Parevano solamente parole di circostanza.
Le prestazioni in campo stanno dando ragione allo stesso ragazzo e a chi ha creduto in lui. Mister Max Allegri lo ha ripetuto più volte: “Ha un approccio diverso, è tornato con la testa giusta e corre pure di più”. A livello atletico il giocatore sembra su ottimi livelli, ma a livello tattico ha stupito tutti. In coppia con Andrea Cambiaso, ha creato una catena di destra esplosiva e imprevedibile. Facendo passare quasi in sordina la prima parte di stagione in ombra dell’amico Timothy Weah.
Fino ad oggi, per Wes si contano 21 presenze (una in Coppa Italia) condite da cinque assist, alcuni dei quali di pregevole fattura tecnica. Gli manca solo il gol, che gli è stato ‘rubato’ dal compagno Dusan Vlahovic nel corso dell’ultima trasferta. A onor del vero, il serbo ha fatto solamente il suo dovere da ‘9’ ribadendo in porta la sfera e nessuno può biasimarlo. Per McKennie sono anche iniziati i dialoghi per il rinnovo, per allungare il suo vincolo bianconero dal 2025 al 2027. Il mondo di Wes è cambiato, dall’aereo per il tour estivo preso ‘al volo’, alle grandi e convincenti prestazioni nel rettangolo verde.
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