La Juventus pareggia in casa contro l’Empoli per 1-1 e rallenta la sua corsa. In caso di vittoria questa sera contro la Fiorentina, l’Inter guadagnerebbe nuovamente la vetta della classifica, con una gara in meno
Partita per nulla scontata all’Allianz Stadium per la Juventus che dal 18′ del primo tempo è costretta a giocare in dieci per l’espulsione di Milik. L’unica nota positiva della serata sono i numeri di Vlahovic, che continua a segnare.
La Juventus pareggia con l’Empoli, che dall’arrivo di mister Davide Nicola ha così raccolto quattro punti in due partite. Allo Stadium è stata partita vera, anche se determinata inevitabilmente dall’episodio del rosso al numero ’14’ della Juve: forte della situazione favorevole, la formazione azzurra ha fatto la sua gara, uscendo indenne dalla complicata sfida di Torino. Mister Massimiliano Allegri lo aveva detto: “La gara va giocata e vinta”. La Juve l’ha giocata, ma non è riuscita a fare punteggio pieno.
E’ la scelta dello stesso Max Allegri che però non paga. Lasciare in panchina Kenan Yildiz per mettere Arkadiusz Milik, dopo appena 18 minuti, si rivela una sliding door clamorosa: il polacco sbaglia il controllo della sfera, che gli sfugge, e nel tentativo di recuperarla interviene in maniera scomposta sulla caviglia di Alberto Cerri. Troppa foga, poca lucidità e Juve in dieci. La partita cambia completamente. All’intervallo però si va sullo 0-0, poi nella ripresa la rete illusoria del solito Dusan Vlahovic, poi il pareggio di Tommaso Baldanzi al 70′ per il definitivo 1-1.
Un aperitivo che va di traverso ai tifosi bianconeri. Alle ore 18:18 arriva il rosso ad Arek Milik e la storia della sfida tra Juventus ed Empoli cambia irrimediabilmente. Le speranze bianconere per l’Inter sono tutte racchiuse in Vlahovic.
La Juventus raccoglie un solo punto e serve all’Inter l’opportunità di un gustoso sorpasso proprio prima della settimana che porta al ‘Derby d’Italia’. Se c’è una cosa da salvare nella serata storta dei bianconeri sono i numeri e la prestazione del centravanti Dusan Vlahovic, che oggi compie 24 anni. Il serbo, dal momento della sanzione disciplinare al compagno di reparto Milik, si è messo la squadra sulle sue forti spalle. Unico riferimento offensivo, cerca di legare i reparti e far salire la squadra, con un grande lavoro spalle alla porta.
Nel secondo tempo, nonostante l’inferiorità numerica, la Juve passa in vantaggio grazie ad una zampata del suo attaccante principe. Un gol illusorio che vale solo un punto per Allegri, ma che conferma lo stato di forma del classe 2000. Nel 2024, sei gol in quattro gare di Serie A. Più in generale settimo centro in sei gare, a cui si aggiunge un assist contro la Roma, ad Adrien Rabiot.
La serata storta della Juventus, che rallenta la corsa proprio prima del big match, porta solo una nota positiva: Dusan Vlahovic. Dalla gara gara col Frosinone in avanti il serbo è tornato decisivo e la formazione bianconera è obbligata a aggrapparsi al suo bomber contro l’Inter. Milik non ci sarà, Chiesa non è al meglio. Toccherà a Yildiz essere partner di Vlahovic, nell’infuocata notte di San Siro.
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