Ancora razzismo, arriva la stangata: 11 giornate di squalifica

Ancora razzismo nel calcio italiano e ancora in questo caso interviene la giustizia sportiva: 11 giornate di squalifica

Il caso Maignan non ha ancora visto scemare la sua eco. Gli insulti ricevuti dal portiere del Milan durante il match in casa dell’Udinese sono stati sanzionati con un turno a porte chiuse per la società friulana.

Stangata per razzismo
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Sabato sera, durante la sfida contro il Bologna, i rossoneri hanno voluto lanciare un ennesimo messaggio contro il razzismo, facendo interrompere la gara al minuto 16 (lo stesso del numero di maglia di Maignan). Un episodio che ha riacceso i riflettori sul problema discriminazione nel calcio italiano, un problema che non si è ancora riusciti a risolvere o limitare.

La conferma la si è avuta anche nei giorni scorsi sui campi con meno riflettori puntati come quelli del campionato Promozione. Ancora in questo caso si è assistito da un episodio di razzismo che ha costretto il giudice sportivo ad intervenire con il pugno duro: undici giornate di squalifica.

Tutto è accaduto al termine della sfida tra Praese e Loano, con gli ospiti che si sono imposti per 1-3 con due gol nei minuti finali. Dopo il triplice fischio arbitrale però si è incendiato il clima e si è arrivati allo scontro verbale e quasi fisico.

Promozione, 11 giornate di squalifica per razzismo

Protagonista in negativo è stato Marco Repetto, vice-allenatore della Praese. Al fischio finale – stando a quanto riportato dal comunicato dal giudice sportivo – ha rivolto “un’espressione gravemente discriminatoria per razza ad un calciatore avversario, tentando successivamente di venire alle mani con lui”.

Squalifica per razzismo
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Soltanto l’intervento dell’arbitro e di un dirigente della propria società impedivano il contatto: un comportamento che il giudice sportivo ha sanzionato con uno stop di 11 giornate. Tre i turni di stop, invece, per Luca Albertoni, sempre della Praese: anche in questo caso la sanzione arriva per le espressioni “gravemente irriguardose” rivolte ad un avversario.

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