Nuovo servizio a Le Iene, stasera, con Filippo Roma che intervista ancora l’arbitro anonimo: altre dichiarazioni al veleno, altri ex arbitri si uniscono al coro
Sono giorni sempre più caldi per il calcio italiano, con la polemica arbitrale che continua a infuriare relativamente alle decisioni prese in campo e al Var, i rumours sulla battaglia politica in corso nell’Associazione Italiana Arbitri e le dichiarazioni dell’ormai celebre arbitro anonimo a ‘Le Iene‘, che hanno fatto molto rumore. Con un secondo round che promette di essere altrettanto pepato.
L’inviato Filippo Roma ha infatti intervistato nuovamente il direttore di gara in questione, che non ha arretrato rispetto alla sua posizione e ha ribadito come il clima dal punto di vista arbitrale sia piuttosto teso. Stavolta, a dargli man forte, anche le dichiarazioni di quattro ex arbitri. Di seguito, alcune anticipazioni di quelle che saranno le dichiarazioni in onda stasera nel programma di Italia Uno.
L’arbitro anonimo riferisce che le sue frasi, nel mondo arbitrale, hanno fatto un certo scalpore e non poteva essere altrimenti: “E’ partita la caccia all’uomo – afferma – C’è agitazione e tutti fanno ipotesi su chi sia la talpa”.
L’arbitro anonimo racconta la reazione del designatore Rocchi: “Ha indetto una riunione, eravamo in 160, collegati via zoom. Era provato, ma ritiene sia solo una messinscena per attaccare lui e gli arbitri. Ha detto che se davvero la talpa esiste, alla fine della stagione questa andrà da lui a chiedergli scusa per aver fatto una caz…a. Ma io non gli chiederò scusa, ci sono troppe situazioni che non vengono portate alla luce. Non mi farò avanti, so che andrei incontro alla radiazione. Spero che ci siano meno errori d’ora in poi, in Supercoppa Rapuano ha sbagliato tanto. I dubbi sulle immagini televisive al Var? Da Rocchi nessun chiarimento, sarebbe utile avere delle spiegazioni per sapere come comportarsi”.
A dare ulteriore risalto alle dichiarazioni dell’arbitro anonimo, anche altri ex direttori di gara. Claudio Gavillucci spiega: “Per aver fatto ricorso al Tar mi hanno ritirato la tessera. E’ un sistema che di democratico ha ben poco”. Parla anche Luca Marelli, oggi commentatore di ‘DAZN’, che afferma: “Ancora non so in che posizione di graduatoria ho concluso la mia ultima stagione, mi è stato negato l’accesso agli atti. Ci sono tante storture, diversi arbitri internazionali se pure arrivassero in fondo alla graduatoria non verrebbero dismessi, è assurdo. Non è strano che ci siano arbitri che hanno paura di parlare, una singola parola fuori posto può diventare un problema”. Rincara la dose Oscar Girardi: “E’ fuor di dubbio che non ci sia mai stata trasparenza nell’AIA”. Infine, Fabrizio Pasqua, arbitro fino allo scorso anno, racconta la causa intentata alla FIGC: “Abbiamo un contratto di lavoro che si configura come quello di liberi professionisti, ma abbiamo tanti obblighi. Non possiamo rifiutarci di dirigere le gare, dobbiamo prendere parte ai raduni e viaggiare secondo le loro indicazioni, non abbiamo nessuna tutela e tanti doveri. E’ un lavoro da dipendenti cammuffato”.
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