Roberto Mancini finisce nella bufera dopo l’eliminazione dalla Coppa d’Asia: per il presidente il suo comportamento è inaccettabile
Fuori dalla coppa d’Asia, dentro il caos: non sono giornate felici per Roberto Mancini che vive un momento particolarmente complicato della sua esperienza da ct dell’Arabia Saudita.
Ieri è arrivata l’eliminazione ai calci di rigore ad opera della Corea del Sud: i sauditi sembravano aver la partita in pugno, prima del gol del pareggio arrivato al decimo minuto di recupero. Una rete che ha sovvertito lo svolgimento del match con i coreani che poi ai rigori hanno avuto la meglio. Proprio durante la lotteria dei penalty, Mancini ha fatto parlare di sé, lasciando la panchina prima che la Corea del Sud battesse il rigore decisivo.
Il commissario tecnico dell’Arabia Saudita ha poi chiesto scusa per aver abbandonato la sua postazione prima della fine del match, motivando la sua scelta come un semplice errore: “Pensavo che la partita fosse già finita, non volevo mancare di rispetto a nessuno. Chiedo scusa”.
Arabia Saudita, Mancini sotto accusa: bordate dal presidente
Scuse che però non hanno abbassato il livello della polemica con Mancini nel mirino della critica, più per aver lasciato il terreno di gioco a rigori in corso che per l’eliminazione dalla coppa d’Asia.
Proprio su questo punta anche Yasser Al-Misehal, presidente della Saudi Football Federation, la Federcalcio saudita. Nel corso di un’intervista a SSC, emittente araba, il numero uno del calcio dell’Arabia Saudita ha puntato il dito contro Mancini, ventilando possibili conseguenze per quanto accaduto.
“Parleremo con lui perché ciò che è successo è inaccettabile. Ha il diritto di spiegare il suo punto di vista, poi prenderemo una decisione sull’azione più appropriata”. Al-Misehal ha poi aggiunto che la Federcalcio è soddisfatta delle prestazioni in coppa d’Asia, “anche se non mi piace mai perdere”. Resta ora da capire quel che accadrà anche se non sembra essere a rischio la posizione di Mancini.