In occasione di Napoli-Verona, l’allenatore Walter Mazzarri presenzia alla conferenza stampa: le sue parole
Terminato il mercato, il Napoli dovrà far parlare il campo. E la squadra ha grande necessità di conquistare punti in casa, contro un Verona completamente rivoluzionato da questa sessione invernale.
Walter Mazzarri si presenta in conferenza stampa, dopo aver saltato l’evento dedicato alla vigilia di Lazio-Napoli. Parla anche Aurelio De Laurentiis, che inizia la conferenza commentando l’esclusione di Zielinski dalla lista UEFA: “Abbiamo rinunciato al ragazzo, lo conosciamo e sappiamo cosa può dare e cosa non può dare, ma in funzione della prossima annualità devo capire chi ho preso in maniera definitiva e chi ho preso in opzione. L’investimento vero è la sperimentazione. Io devo riuscire a capire quali sono le cose che non funzionano. Dal 18 febbraio, avendo la rosa al completo, ci saranno le opportunità per dire ‘bene, ora non ci sono più scuse, abbiamo una squadra competitiva’. Ho letto che ci fosse una specie di ripicca nei confronti di Zielinski. Assolutamente no. Lui è una splendida persona, un bravissimo ragazzo, un giocatore di livello. Ma visto che lui è in uscita, dobbiamo aprire una finestra sulle possibile opportunità di entrata e se confermarle e portarle avanti. Come Traoré, che può essere riscattato. Purtroppo abbiamo sacrificato anche Dendoncker“.
Il presidente del Napoli ha poi parlato di mercato: “Pensavamo che uscisse Ostigard. Noi pensavamo di acquistare Dragusin, il Genoa ha trattato con me. Avevamo fatto l’offerta più alta di tutti. Ma il giocatore ha preferito l’Inghilterra al Napoli e Bayern Monaco, perché è una meta irrinunciabile”. Poi De Laurentiis ha proseguito nell’analisi e ha parlato di Perez: “Ci siamo detti ‘qui serve al mister un difensore rapido, non veloce’. Ad un certo punto avevamo ripiegato su Perez. Ho incontrato a Napoli, all’hotel Britannique, Gino Pozzo (presidente dell’Udinese ndr) e dopo 3 ore avevo proposto 18 milioni all-inclusive. Poi ci sono state complicazioni e mi sono scocciato. Nel frattempo Mazzarri ha giocato con la difesa a 3. E quindi ho pensato che Ostigard potesse essere valorizzato. Oltretutto abbiamo acquistato Dendoncker che può fare anche il centrale”.
Sul mancato acquisto di Samardzic, il numero uno azzurro ha spiegato anche altri problemi, non dovuti alla trattativa: “Era un giocatore messo sul tavolo. Il mercato di gennaio non ti permette di comprare chi vuoi e poi bisogna considerare la grossa problematica del limite degli extra-comunitari. Io mi sono battuto per abolire in Serie A la legge Bossi-Fini del 2001. Ad un certo punto, poiché in federazione l’Assocalciatori vota a favore del Consiglio Federale e si è schierato di traverso, ed è caduta questa cosa”.
De Laurentiis ha poi puntato il dito contro la Lega Serie A e contro le conferenze pre-partita: “E’ mia intenzione non fare più conferenze stampa pre-partite, perché l’allenatore deve pensare già a tante altre cose. E poi che cosa deve dirvi il mister prima di una partita? La lega è un disastro. Un cumulo di incapacità totale. Il fatto di far entrare le telecamere negli spogliatoi e mostrare i calciatori in mutande, per mostrare cosa? Per vendere cosa? Qual è la spettacolarità di questo sacro momento? Poi la Lega ha venduto anche il post-partita. Nel dopogara uno ha certi problemi, ma perché bisogna parlare? Bisogna ritornare a casa, rivedere le gare in tv e il lunedì si fa un bel tu-per-tu sulla gara precedente. Il calcio italiano è bistrattato. La gente comune non sa cos’è una Lega, non sa cos’è una federazione. Non capiscono…”.
Ma un sassolino dalla scarpa il patron del Napoli se lo vuole togliere: “Sento dire che abbiamo acquistato un trequartista e non un’ala. Il signor Lindstrom ha fatto 23 partite in Nazionale e nel club come ala destra. 19 gare come da trequartista, ma sono più quelle da ala, poi centrocampista a destra per una volta e a sinistra 3. Documentatevi, ma mi sono stancato di sentirmi dire: chi cavolo avete comprato? Se si deve collaborare tra media e club…”.
Intorno alle 17:15, dopo le analisi sul mercato e sulla Lega Serie A di Aurelio De Laurentiis, Mazzarri si apre ai giornalisti e prende la parola: “Nelle ultime partite abbiamo creato poco. Nelle altre però siamo stati solidi, al di là della gara contro il Torino. Dobbiamo essere più arrembanti per fare gol. Nell’ultimo allenamento ho calcato la mano su un aspetto: dobbiamo tirare da fuori area. Non possiamo entrare con la palla in porta”.
Sui prossimi avversari avverte: “Il Verona è sempre stata una squadra ostica. Spero che i ragazzi capiscano la difficoltà della gara. Dobbiamo stare molto attenti e cercare di sbloccarla. Ma dobbiamo fare attenzione anche ai contropiedi”. Su Zielinski, invece, l’allenatore spiega: “Piotr non si è allenato, non sta bene, non sarà convocato“. Rientrano diversi titolari da squalifiche, Coppa d’Africa e infortuni: “Olivera non ci sarà. Natan si è allenato con noi. Anguissa rientra nella convocazione, avrà minutaggio ridotto. Potrà giocare una ventina di minuti”.
Suoi nuovi acquisti, Mazzarri sembra entusiasta: “Stanno tutti bene dal punto di vista generale, tranne Traoré che ha un minutaggio ridotto. Ha avuto problemi e ha fatto una mini-preparazione. Anche Ngonge sta molto bene e se ci sarà bisogno può fare anche il centravanti di manovra”. Proprio sul belga, il mister ha aggiunto: “Può giocare anche l’esterno di destro, con il piede a convergere. L’unica partita che abbiamo vinto giocando con Raspadori dietro la prima punta è stato contro il Cagliari. Ma in passato, dal 4-3-3 al 4-2-3-1, non sempre è andata bene. Bisognerà valutarlo nel tempo. E’ chiaro che se non facciamo gol, farò qualche esperimento come contro il Cagliari”. Infine, una chiosa su Lindstrom e il suo scarso utilizzo: “E arrivato in Italia e con il tatticismo che abbiamo noi non è semplice. E’ importante che quest’anno dia il suo contributo. Negli allenamenti è positivo, è molto serio”.
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