Scoppia il caso dopo quanto accaduto in campo: la partita potrebbe essere rigiocata, c’è il comunicato ufficiale
Un vero e proprio caso, con un botta e risposta tramite comunicati che non fa di certo bene al calcio, soprattutto visto quanto è accaduto sul terreno di gioco. Ora si attenderanno le decisioni del giudice sportivo che potrebbe assegnare la sconfitta a tavolino per i padroni di casa o decidere di far ripetere il match.
È davvero poco semplice raccontare quel che è accaduto tra Montelupo e Salice, sfida valida per il girone B del campionato di Promozione della Toscana. Il match è stato sospeso ad inizio ripresa dopo che un calciatore dei padroni di casa, Bianchini, è caduto a terra perdendo i sensi. Il calciatore è stato immediatamente soccorso e, dopo l’arrivo dell’ambulanza, trasportato in ospedale.
Ovviamente la partita è stata sospesa per permettere i soccorsi, ma quel che è accaduto dopo che l’ambulanza ha lasciato il terreno di gioco diverge nel racconto delle due società. Stando a quanto afferma il Saline con un comunicato ufficiale, il Montelupo avrebbe abbandonato il terreno di gioco, mentre i calciatori della squadra ospite attendevano le decisioni dell’arbitro. Poi, quando il direttore di gara decideva di riprendere il match, i giocatori del Saline si presentavano in campo, quelli del Montelupo no, costringendo il direttore di gara a decretare la fine del match.
Diverso il racconto che fa il Montelupo, sempre tramite comunicato. Una nota diramata – si legge alla fine – per “raccontare la verità dei fatti” dopo “quanto uscito su varie testate giornalistiche”. La verità del Montelupo è che le due squadre sono rimaste nel tunnel degli spogliatoi per un’ora e mezza dopo la decisione dell’arbitro di sospendere la partita.
Un lasso di tempo durante il quale le due squadre si parlano e sono d’accordo sul fatto che non ci siano le condizioni per proseguire la partita. Una posizione, scrive il Montelupo, “condivisa dalla terna di gara”. Poi succede qualcosa che cambia le carte in tavola: “Alle 17.30, un dirigente di alto rilievo e spessore della squadra ospite del Saline impone ai propri ragazzi di tornare in campo di gioco, e continuare a giocare. Minando la loro volontà e la precedente presa di posizione”.
Così “l’arbitro richiama le squadre in campo, ma prima di entrare sul rettangolo di gioco, alla presenza di entrambi i giocatori di entrambe le squadre, sancisce la fine della gara, pur in assenza di entrambi gli assistenti di linea”. Una versione che cambierebbe ovviamente le carte in tavola in vista della decisione del giudice sportivo.
Ora si attenderà il verdetto che dipenderà ovviamente da quel che ha scritto l’arbitro nel referto. Dalla sconfitta a tavolino per il club di casa alla ripetizione della gara, l’incertezza sarà tolta soltanto dalla decisione ufficiale.
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