A DAZN si racconta Beppe Marotta. Il dirigente parla dopo il successo contro la Juventus, che avvicina l’Inter allo Scudetto
Vola l‘Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri dopo la vittoria contro la Juventus sono sempre più vicini alla conquista dello Scudetto.
Gran merito della stagione dei vice campioni d’Europa è ovviamente del tecnico ex Lazio, che sta guidando magistralmente la squadra. Ma il protagonista principale dell’Inter degli ultimi anni è sicuramente Beppe Marotta. Il dirigente dei nerazzurri, intervenuto ai microfoni di DAZN, ha parlato davvero di tutto: “Io sono una punta di questa struttura e per anzianità mi vengono riconosciuti i meriti, dietro ci sono personaggi come Baccin, Ausilio e lo stesso Zanetti. La nostra fortuna è aver creato questa squadra vincente – esordisce così Marotta -. Quello che conta è che siamo tornati a rappresentare una squadra importante come nel 2010. Zielinski? Ho comunicato a De Laurentiis che stiamo sondando il terreno, se andrà in porto lo annunceremo”.
Si parla poi dell’ultima estate. Un’estate con diversi acquisti, ma soprattutto quello di Thuram: “Il francese ha sempre dimostrato di essere un talento. La nostra forza è stata quella di non mollarlo dopo l’infortunio. E’ stata un’operazione importante, è un grande attaccante. In estate siamo riusciti a puntellare l’organico con giocatori di spessore, oggi Inzaghi si guarda in panchina e vede una rosa di qualità”.
Impossibile non parlare poi dei tanti parametri zero arrivati negli ultimi anni – “I colpi a zero nascono dal lavoro dell’area tecnica, dagli osservatori che monitorano e segnalano i giocatori svincolati e si va a negoziare. Non posso dimenticare di dire, che per noi sia più facile negoziare quando rappresenti l’Inter. Ora è più facile convincere i giocatori”.
Taglia corto sul tema rinnovi che coinvolge chiaramente Lautaro Martinez – “Non abbiamo ansie, perché non ci sono giocatori che si svincolano. Vogliamo rinnovare con quei calciatori che mostrano attaccamento alla maglia. Non c’è fretta, abbiamo lunghi contratti, abbiamo a che fare con grandi protagonisti”.
Nel corso dell’intervista si parla anche di altri argomenti. Non solo Inter, così si torna sulla Juventus e sull’acquisto di Cristiano Ronaldo, che tanto ha fatto discutere nel corso degli ultimi anni: “Non vorrei trattare più questo argomento – prosegue Marotta -, ho dato tanto quanto ho ricevuto dalla Juve. Era giusto rispettare le volontà del club che voleva ringiovanire il management. L’affare Ronaldo in parte non mi trovava d’accordo, dal punto di vista finanziario-economico era impegnativo, ma non è stato questo l’elemento che ha portato alla rottura con la Juventus. L’addio era fisiologico”.
Futuro Conte – “E’ una risorsa del calcio italiano che farebbe comodo a tante squadre. La speranza è che possa rimanere in Italia. Io però voglio spendere qualche parola su Inzaghi, che è in crescita. E’ bravo dal punto di vista professionale, ed è un maestro del gioco. Questi anni sono merito anche suo”.
Marotta sogna senza budget – “Bellingham è un giocatore che mi fa assolutamente divertire, ma non voglio fare nomi”.
Futuro di Marotta – “Ho allungato il contratto con l’Inter fino al 2027 – conclude il dirigente nerazzurro -, poi vorrei creare una nuova vita, mi piacerebbe occuparmi di calcio a livello politico”.
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