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Roma, emozione e striscioni per l’ultimo saluto a Giacomo Losi | VIDEO CM.IT

A Roma, nel quartiere Balduina, i funerali di Giacomo Losi storico capitano giallorosso: presenti anche gli attori che lo hanno avuto come ct

L’ultimo saluto a Giacomo Losi. Oggi alle 15 Roma ha salutato una delle sue bandiere più importanti, di quelle che non si ammainano mai. Nella parrocchia di Santa Paola Romana alla
Balduina, giallorossa più che mai per il suo tributo a Core de Roma. La dimostrazione vivente che l’amore non ha geografia, lui che è nato a Soncino provincia di Cremona.

Roma, i funerali di Losi
Roma, i funerali di Losi – calciomercato.it

Più di 350 persone hanno voluto mancare all’appuntamento per celebrare Giacomo Losi, scomparso a 88 anni. Tifosi e non solo, amici e parenti, appassionati che lo hanno vissuto e anche ragazzi che di lui hanno solo sentito parlare. La chiesa tappezzata di striscioni e bandiere, sciarpe e fiori tutti giallorossi.

Dentro la corona inviata dall’AS Roma, presente anche con una delegazione composta da alcuni ragazzi dell’under 18. E poi i tanti gruppi organizzati, da Testaccio all’UTR. Ma anche chi da lui è stato allenato, perché Giacomo Losi è stato ct della Nazionale attori: oggi c’erano Ninetto Davoli, Luca Zingaretti, Antonio Giuliani, Kaspar Capparoni, Alessandro De Carlo. E poi ancora tanti amici nel calcio come Bruno Giordano, Tonino Tempestilli, Giancarlo De Sisti. Emozione sì, ma anche compostezza in questo ultimo saluto. L’ingresso e l’uscita del feretro accompagnati dai lunghi e commossi applausi, il figlio Roberto colpito, ma fiero dell’amore che il papà ha dato e ora sta ricevendo indietro, almeno in piccola parte.

“Verrebbe da cantare ‘Grazie Roma’, magari non qui in chiesa. Fuori sì, a squarciagola. Allora qui verrebbe da dire solo ‘grazie Giacomo’!” Poi lo striscione: “Addio Giacomino capitano per sempre”, con lo stendardo esposto l’11 gennaio 2015 nella storica coreografia del derby (2-2, doppietta e selfie di Totti). Lo stesso stendardo, ‘capitani e bandiere’, consegnato poi al figlio Roberto. Se n’è andato così, con la maglia numero 5 sul feretro, così l’ha potuta indossare per l’ultima volta.

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