Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha commentato la possibilità di un esonero di Maurizio Sarri
La Lazio continua a vivere una stagione tutt’altro che brillante. La pesante sconfitta, soprattutto a livello di prestazione, contro l’Atalanta ha riacceso i riflettori su una squadra incapace di decollare. O anche solo di avvicinarsi a un po’ della qualità della seconda parte dello scorso campionato. Nonostante le cinque vittorie consecutive tra campionato e coppa, i biancocelesti ora non vincono da tre gare, tre big match contro Inter, Napoli e appunto Atalanta. Una piazza che ormai è insofferente e non gradisce per niente quello che vede in campo, tanto che già a Bergamo i tifosi hanno protestato in maniera evidente e poi la stessa cosa a Formello con degli striscioni durissimi con Lotito e Sarri.
E le voci su una panchina in bilico si sono subito rincorse, per la verità ci sono già da qualche settimana. In tanti parlano di uno spogliatoio spaccato, di un allenatore che è ormai indigesto ai calciatori e un rischio esonero non alto ma comunque scenario possibile. Anche perché la Lazio è nona, non tira mai in porta e ha 5 punti di ritardo dall’Atalanta quarta in classifica. Sei, considerando che lo scontro diretto ora è a favore della Dea. Ma la verità e i retroscena raccontati da ‘Il Corriere dello Sport’ sono quasi opposti. Il quotidiano in edicola oggi, innanzitutto, pubblica la risposta del patron Lotito all’ipotesi di un esonero di Sarri: “Non ho capito quale sia il problema. Me ne occuperò, prenderò in mano la situazione, come altre volte è successo in passato, ma oggi non parlo con nessuno. Di sicuro non esonero Sarri e non posso perdere tempo a smentire sciocchezze”. Il termine, è spiegato, è stato decisamente ‘più colorito e incisivo’.
Il futuro del tecnico non sarebbe a rischio, anche per un fattore economico (ricco contratto in scadenza 2025) ma ovviamente non solo. La dirigenza continuerà a proteggerlo, tra l’altro non avendo neanche eventuali alternative al suo posto. E va comunque considerato come qualche responsabilità, si legge sul quotidiano, ce l’ha avuta anche la società tra ritardi di programmazione e qualche sessione non buona di mercato.
Ma soprattutto non ci sarebbe nessun big che avrebbe intenzione di ‘chiedere la testa’ dell’allenatore. Qualche scontento che vorrebbe un cambio c’è, ma fa parte dei giocatori meno utilizzati. Sarri è stato molto duro dopo Bergamo: “Se pensate che il problema sia io tirate fuori le p…. e andate da Lotito”, è il concetto espresso a Formello. Ma la società resta dalla sua parte, lo giudica un tentativo di stimolare il gruppo a una reazione. Magari non ortodosso, forse non propriamente corretto, ma può capitare. Anche perché il mister sta passando un momento complicato anche e soprattutto a livello personale, tra la scomparsa dello zio a cui teneva moltissimo e altre questioni. Comunque deciderà Lotito, questo è sicuro. Quando a Sarri, anche da parte sua non c’è l’intenzione di dimettersi e anzi l’obiettivo è chiudere al meglio la stagione onorando tutti gli impegni, tra cui un ottavo di Champions e una semifinale di Coppa Italia. Poi in estate capirà anche lui.
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