Hermoso, in scadenza di contratto con l’Altetico Madrid interessa alla Juve: ipotesi legata anche al ritorno a 4 in difesa
Mario Hermoso, nato a Madrid il 18 giugno 1995, professione centrale titolare dell’Atletico. Segni particolari: il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e nessuna trattativa per il rinnovo vicina alla chiusura.
Il profilo di Hermoso piace in Italia. Sono almeno quattro i club che hanno avuto contatti esplorativi per capire la fattibilità di un trasferimento a parametro zero al termine di questa stagione.
Partiamo dalla Juventus: nel dialogo con gli intermediari, la dirigenza bianconera ha espresso gradimento per il profilo. Aspetto quasi scontato per un titolare dell’Atletico. Quello che conta, però, è un altro aspetto. Perché emerge la possibilità di uno storico ritorno alla difesa a 4 per Massimiliano Allegri: se l’inserimento di Djalo dovesse rivelarsi proficuo, sarebbe assolutamente inutile un altro centrale per il tecnico livornese. Diverso lo scenario qualora si dovesse restare a tre e soprattutto questi mesi non daranno grossi feedback su Djalo.
A quel punto il nome di Hermoso, qualora dovesse esser operazione ancora possibile, tornerebbe ad emergere in modo importante dalle parti della Continassa.
Hermoso, non solo Juve: Inter, ma solo con un addio eccellente
Oltre alla Juventus, per Hermoso si registrano gli interessamenti di Inter, Napoli e Roma.
I nerazzurri vedrebbero con attenzione un nuovo approdo a parametro zero alla corte di Simone Inzaghi. Così come c’è un ok sostanzioso sponda area tecnica.
Qui, però, il passo indietro potrebbe essere del calciatore. Hermoso, all’Inter come alla Juve o in altri club vuol rivestire il ruolo di titolare. Ecco perché solo un addio eccellente, come quello di Alessandro Bastoni, potrebbe far immaginare un arrivo di Hermoso. Uno scenario, ad oggi, difficilmente ipotizzabile.
Il Napoliha fatto già sapere che uno stipendio lordo di 5 milioni circa (con il Decreto Crescita), 4 almeno netti è fuori dai parametri che in questo momento il club ha intenzione di impostare per ciò che concerne il monte ingaggi.
La Roma, invece, si trova in uno scenario simile a quello dell’Inter: se uno come N’Dicka dovesse lasciare il club (con tanto di annessa plusvalenza), allora si potrebbe discutere di un trasferimento nella capitale.