La Juventus abbraccia, accoglie e presenta l’ultimo colpo di mercato. Arrivato l’ultimo giorno della sessione invernale, si racconta ai tifosi Carlos Alcaraz. L’argentino, classe 2002, è in prestito con diritto di riscatto dal Southampton
Della sua situazione in prestito, della squadra, delle sue ambizioni e dell’impatto con l’ambiente Juve ha parlato quest’oggi alle ore 15:00 presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium. Di seguito le sue parole e i passaggi più importanti della presentazione.
Educazione e una buona dose di personalità, questi gli ingredienti principali della conferenza stampa di presentazione di Carlos Alcaraz, che esordisce in italiano con un: “Buongiorno a tutti”. Quali sono le prime emozioni vissute dall’argentino? “Sono qui da una settimana, sto bene. Sono stato accolto molto bene dal gruppo e anche dallo staff tecnico”.
Il calciatore, che vestirà la numero 26, fa della duttilità una delle sue armi principali: “Gioco bene sia a centrocampo che da falso 9. Da quando sono qua mi sto allenando per giocare a centrocampo, nell’interno a destra, ma disposto a giocare dov’è necessario. Cercherò due guadagnarmi la fiducia del mister”.
Nei giorni del suo arrivo, frenetici, i paragoni si sono sprecati. Un po’ per gioco, un po’ perchè il ragazzo non è molto conosciuto ai tifosi, per lo meno in Italia. Alcaraz spiega: “Sono contento di essere stato associato a tanti giocatori che sono passati qui. Voglio che il mio nome venga segnato a fuoco nella storia della Juve“. A chi si ispira?: “La mia ispirazione è Cristiano Ronaldo e voglio dimostrare alla famiglia che quello che ho ottenuto è grazie a loro”. Vidal? “Arturo è stato un grandissimo e ha raggiunto grandi risultati. Io devo fare le cose bene per il giocatore che sono”.
Prosegue la conferenza di Carlos Alcaraz, tra ambizioni e tema di mercato: il riscatto è fissato a 50 milioni di euro. Senza dimenticare il primo incontro con capitan Danilo e il suo percorso che lo ha portato a Torino. Chi lo ha stupito nei primi giorni? Locatelli.
L’argentino già ai canali ufficiali della Juventus aveva espresso parole di simpatia verso la Juventus, tra passato e giocatori argentini. E Playstation, dove lui ama giocare con la formazione bianconera. “Sceglievo la Juve perchè c’erano grandi giocatori e grandi nomi, era un vantaggio con i miei amici. Se non potevo sceglierla, mi arrabbiavo”. E poi aggiunge: “La Juve mi è sempre piaciuta, sono passati tanti giocatori argentini. Le aspettative sono molto alte ma sono disposto a rispondere presente. Sono pronto”.
Sul suo percorso di crescita, Carlos è molto convinto di ciò che ha fatto: “Al Racing è stato un debutto importante, è un grande club. Poi sono andato in Inghilterra, al Southampton: ho imparato molto e sono cresciuto anche dal punto di vista fisico. Ho lavorato tanto e mi sento pronto per la Juventus“. Alcaraz ha debuttato nella notte di Milano, con la sconfitta della Juventus per man dell’Inter: “Non è stato un debutto buono dal punto di vista del risultato, ma mi piace la pressione. Non mi piace perdere, neanche in allenamento. Voglio sempre vincere”. Nelle file nerazzurre gioca Lautaro Martinez, che condivide con Alcaraz il passato nel Racing de Avellaneda: “Non ho parlato con lui prima di arrivare in Italia, ho scambiato due parole dopo la gara di Milano”.
L’impatto con il gruppo squadra di Alcaraz è positivo, come spiega lui stesso: “Mi sono reso conto che ci sono tanti giovani e i più grandi appoggiano tutti. E’ bello lavorare tra ragazzi ma è utile avere anche i giocatori più esperti. Ho notato che lo staff tecnico però segue molto noi più giovani”. Sui primissimi momenti allo ‘Juventus Training Center’, il centrocampista spiega: “Danilo mi ha chiesto subito come stessi, ero un po’ nervoso. Mi ha detto che siamo una famiglia, mi stanno aiutando tutti”. E poi aggiunge: “Sono arrivato in gruppo di giocatori validi, mi ha stupito Locatelli, ha una tecnica incredibile e mi piace lavorare con lui. Imparerò molto da lui”.
Interessante poi il passaggio sulla sua situazione contrattuale. Il calciatore argentino è approdato a Torino in prestito oneroso, con il riscatto – diritto e non obbligo – fissato a 50 milioni di euro. Il ragazzo però non pare turbato dalla cifra: “Non ho paura, il tema del prezzo si vedrà col tempo. Ho intenzione di fare bene, magari poi si rivela un prezzo anche giusto. Tutto dipende da cosa farò sul campo”.
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