Il Napoli perde contatto con la zona Champions, ed esce sconfitto anche contro il Milan a San Siro: tutti gli errori di Walter Mazzarri
Altra occasione sciupata per il Napoli, che sotto gli occhi di De Laurentiis perde anche contro il Milan di Pioli. Dietro la sconfitta degli azzurri non c’è solo la sfortuna. La squadra di Mazzarri, scesa in campo con un modulo inedito e Kvaratskhelia spostato al centro, ha regalato un tempo agli avversari.
Da quando è ritornato sulla panchina del Napoli, il mister toscano ha conquistato appena 14 punti in campionato su 33 a disposizione. 1,27 punti a partita. Un magro e misero bottino che non accontenta i tifosi. La piazza è ben divisa sulla scelta del ritorno di Mazzarri. Terminato il malcontento generale nei confronti di Garcia, i tifosi iniziano a farsi domande sulla gestione tecnica.
In queste 16 gare (comprese le coppe) le situazioni da analizzare sono numerose. Si parte dalla preparazione atletica fino all’utilizzo di Raspadori, che ha visto sempre meno campo da quando è stato esonerato Garcia.
Tra l’ultima sfida del 2023 e la prima del 2024 contro il Torino, Mazzarri ha chiesto al suo staff di aumentare il carico degli allenamenti, per fare un richiamo atletico ai suoi calciatori. Questo però non ha sortito gli effetti sperati. Contro i granata la squadra ha perso lucidità ed è uscita sconfitta 3-0. Una sonora lezione che lo stesso allenatore ha sottolineato essere sua responsabilità: “Abbiamo esagerato con la preparazione“.
Il Napoli nelle ultime giornate sta provando anche a cambiare pelle, con la difesa a tre. In alcune occasioni si è vista una prestazione solida, ma in altre si è vista tutta l’inadeguatezza di una squadra in difficoltà con questo sistema di gioco. Contro il Milan, ad esempio, Ostigard esce in marcatura su Leao, ma nessuno copre il buco lasciato in area di rigore per il taglio prevedibile di Theo Hernandez, che va a segnare il gol partita con troppa facilità. Va sottolineato che il Napoli ha pochi uomini in difesa per giocare con una difesa a tre. Sono quattro i centrali di ruolo e nessuno di questi è riuscito a dare sicurezza al reparto. E dopo l’autobocciatura sul 3-5-2 iniziale a San Siro – con ritorno a 4-3-3 nel secondo tempo – è prevedibile che Mazzarri torni sulle proprie scelte già dalle prossime sfide.
Dubbi anche sull’utilizzo di Lindstrom e Raspadori. Sul primo, Mazzarri si è espresso di recente, sottolineando le difficoltà nel poterlo schierare: “Non ha un ruolo ben definito”. Un’uscita forse evitabile dopo mesi di lavoro quotidiano con il ragazzo. Sull’attaccante della Nazionale, invece, parlano i numeri. Dall’arrivo del Walter bis, Raspadori ha perso il posto e non è mai più riuscito ad incidere. L’ex Sassuolo è stato mandato in panchina sette volte in campionato. Dieci considerando Champions e Supercoppa. Considerando che per tutto gennaio Osimhen non è stato convocabile, si potrebbe pensare ad una chance sprecata per il classe 2000. E non si può di certo dire che Simeone abbia fatto bene in questo lasso di tempo in cui è stato preferito al suo collega.
“Serve tirare di più da fuori” diceva Mazzarri in conferenza stampa fino a qualche settimana fa. I risultati sperati però non sono ancora stati raggiunti. Contro l’Inter in Supercoppa e contro la Lazio in campionato si è visto ben poco dal punto di vista offensivo. Zero tiri verso lo specchio contro i biancocelesti. Il secondo tempo contro il Milan e l’assedio nel finale giustificano poco i 12 tentativi totali. In realtà, al di là del palo di Simeone e della carambola di Simic che ha rischiato l’autogol, Maignan è stato interpellato due volte e non ha rischiato più di tanto di subire gol.
Il Napoli ha segnato 32 reti in Serie A in 23 partite. La scorsa stagione, dopo 23 giornate, gli azzurri avevano siglato 56 marcature, mandando in rete gran parte della rosa. Insomma, c’è un problema serio nel trovare la via del gol. Lo conferma anche la statistica relativa alle reti fuoricasa. Le ultime marcature degli azzurri in terra ospite sono quelle segnate a Bergamo nella vittoria sull’Atalanta per 1-2. Era la prima dal ritorno di Mazzarri sulla panchina del Napoli.
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