Rafa Leao continua a far discutere. Decisivo con un assist, ma dal portoghese ci si aspetta sempre di più e sullo sfondo resta il Psg
Un campione non deve mai accontentarsi. Deve trascinare la squadra, deve avere fame di gol e di assist. Fare il compitino non può più bastare e il Rafa Leao ammirato ieri sembra proprio quel calciatore che ha deciso di non andare oltre.
Il Milan contro il Napoli ha ottenuto la sua quinta vittoria nelle sei gare di Serie A del 2024, con un solo pareggio, quello contro il Bologna. Il risultato di ieri, maturato diversamente rispetto al solito, testimonia che il Diavolo è rinato e sta tenendo il passo da grande squadra, ma non basta per raggiungere l’Inter, praticamente perfetta fino a questo momento.
Le note liete sono chiaramente tante, dal clean-sheet ritrovato alla solidità difensiva grazie ad un perfetto Gabbia e al solito fantastico Theo Hernandez. L’unica nota non del tutto intonata è quella relativa a Rafa Leao.
Contro il Napoli è risultato comunque decisivo, con l’assist perfetto per il gol del terzino francese, ma la partita è rimasta in bilico fino alla fine, anche per via di alcune sue scelte errate. Ieri ha attaccato la profondità non sempre nella maniera corretta e ha sempre sbagliato a calciare verso la porta, confermando di avere il mal di gol. In stagione così sono solamente sei, oltre i nove assist. Numeri inaccettabili per il calciatore più pagato della rosa. E’ innegabile che in determinati aspetti Leao è migliorato. Non è più quel calciatore svogliato che sparisce dalla partita e che non aiuta il compagno, anche se va stimolato costantemente. Oggi a mancare è la soprattutto la finalizzazione: gli manca quella cattiveria agonistica che può renderlo un campione.
In Serie A ci sono pochi calciatori con la qualità del portoghese. Verosimilmente nessuno può fare quello che fa Leao, che salta gli avversari come fossero birilli. Lo ha fatto anche ieri, ma quando è lì a due passi dal portiere qualcosa viene a mancare.
Ormai è da tempo che si dice che Leao deve decidere cosa fare da grande, ma forse Leao è questo e non è certo poco: un grandissimo giocatore che in alcune partite, come quella contro il Psg, della fase a gironi di Champions League, decide di fare il fuoriclasse.
Chissà se questo Leao può davvero bastare a convincere i club stranieri a puntare su di lui. Il portoghese non può certo lasciare il Milan, che crede tantissimo nel suo giocatore, per meno di 100/120 milioni di euro. La clausola rescissoria, in realtà, ha già fissato il suo prezzo, a 175 milioni.
In questi giorni si sta parlando davvero tanto di un suo possibile approdo al Psg. Potrebbe essere l’erede di Mbappe, almeno secondo i media francesi. Il Milan non ha ancora ricevuta alcuna offerta ed è tranquillo avendo stipulato con Leao un contratto lungo, fino al 30 giugno 2028. Come ha dimostrato Tonali, tutto o quasi, però è nelle mani del giocatore. Nessuno, di fronte ad offerte irrinunciabili, è davvero incedibile. Toccherà ancora una volta a Leao decidere cosa vuole fare da grande.
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