Il desiderio di instant team di Allegri si contrappone alla nuova Juventus cui aspira Giuntoli: il ‘caso’ Alcaraz
Nelle scorse ore è arrivato l’inatteso like di Kenan Yildiz ad un reel di Tv Play nel quale il giornalista Paolo Bargiggia mette fortemente in discussione le scelte di Massimiliano Allegri, in particolare nella gara con l’Udinese.
Il ‘like’ è andato via, come era prevedibile, con la versione della Juve che ha parlato di un gesto involontario del ragazzo, di un cuoricino partito per caso . Lasciato lì per diverse ore, come un endorsement alle critiche, come una soddisfazione per qualcuno che può dirlo. Fare, però, l’esegesi del pensiero del giovane turco è operazione difficile. Quello che, invece, è possibile resta tracciare il solco di una dialettica interna alla Juventus.
Perché è storia che Massimiliano Allegri non abbia visto di buon occhio l’arrivo di Cristiano Giuntoli a Torino: quello dell’ex ds del Napoli è stato un approdo desiderato e voluto dalla nuova dirigenza. La stessa che trattiene Allegri anche (e forse soprattutto) per motivi finanziari.
Tra Giuntoli ed Allegri si è instaurata un’intesa per andare avanti fino al termine di questa stagione con la missione di tornare in Champions. E sperare nel Mondiale per club.
I due, però, restano con visioni diverse. Quella di Giuntoli è legata alla ricerca del talento giovane, brillante, nella costruzione di una squadra e di una rosa come quella che, a costi sostenibilissimi, ha portato lo scudetto a Napoli.
Una strada che anche la società bianconera vuol perseguire. Una strada che va in contrasto con le parole di Allegri dopo la sconfitta con l’Udinese quando si parla di esperienza che manca per una corsa scudetto.
Ecco perché, a Champions acquisita, non è detto che alla Juve possa instaurarsi un nuovo corso senza Allegri. Un nuovo percorso con Giuntoli protagonista e sempre più centrale. Anche perché la situazione tra capo dell’area calcio e tecnico potrebbe diventare più complessa. Basti pensare a Carlos Alcaraz.
L’argentino è un talento puro: uno che avrebbe potuto aiutare la Juventus a trovare qualche triangolazione, qualche filtrante in più contro la nutrita difesa dell’Udinese. Gli viene preferito Nicolussi Caviglia, di fatto mostrando che la scelta di Giuntoli di puntare sul mediano del Southampton, per ora, è bocciata.
Attriti potenziali, sopiti da parole di buon senso in un momento cruciale della stagione. Chiaro che lo stesso Giuntoli possa provare sensazioni sgradevoli, chiaro che ci può esser magma sotterraneo pronto a venir fuori con forza.
Da Yildiz ad Alcaraz sarà la next gen della Juve a mostrare quale strada vorrà intraprendere la dirigenza: partendo proprio dal futuro di Massimiliano Allegri.
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