Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Empoli
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Monza
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Venezia
Verona

Juve, momento no: dall’obbligo di vittoria contro il Verona, al futuro di Allegri

E’ il momento più difficile della stagione 23/24 per la Juventus di Massimiliano Allegri. Da un lato l’andamento negativo in campionato e il primo posto lontano; dall’altro le voci sullo stesso tecnico che fanno sempre molto rumore

Tra presente e futuro, Allegri guarda al presente. C’è un Verona da affrontare, per tornare in carreggiata. In attesa del confronto con la Società per il futuro, da scrivere insieme o no.

Allegri e Landucci (LaPresse) – calciomercato.it

La Juventus è al lavoro per mettere nel mirino la trasferta di sabato alle 18. Allo stadio ‘Marcantonio Bentegodi’ i bianconeri se la vedranno con l’Hellas, nel momento più difficile della loro stagione. Da quella scivolata di Arkadiusz Milik in avanti, per la ‘Signora’ le cose non sono più andate bene. Prima il gol di Tommaso Baldanzi – ai saluti con l’Empoli -, poi l’autogol di Federico Gatti contro l’Inter, quindi la rete di Lautaro Giannetti dell’Udinese. Un punto in tre gare, un solo gol segnato in altrettanti match.

Mister Massimiliano Allegri nelle ore successive al match di lunedì contro l”Udinese ha cercato di mantenere la barra dritta. L’allenatore ha difeso quanto di buono fatto dalla sua squadra sin qui e ha ribadito la priorità di centrare il posto valevole per la qualificazione in UEFA Champions League. Obiettivo in tutta franchezza ancora ampiamente alla portata dei bianconeri. La delusione, in ogni caso c’è, e almeno pubblicamente la ‘Signora’ ha alzato bandiera bianca per quanto concerne i discorsi legati allo Scudetto. Comunque sempre allontanati a livello mediatico dallo stesso tecnico, che nel frattempo recupera Dusan Vlahovic proprio in vista di sabato.

Calciomercato Juventus, futuro di Allegri: la scadenza nel 2025 e i nomi di Motta e Conte

La settimana della Juventus prosegue e domani è già tempo di vigilia. La formazione torinese è chiamata alla vittoria, per non mettere a repentaglio anche il secondo posto. Il clima non è dei migliori e se da un lato l’allenatore cerca di fare quadrato attorno alla squadra, dall’altro non si placano le voci sul futuro della panchina bianconera.

Thiago Motta
Thiago Motta (LaPresse) – calciomercato.it

E’ chiaro che quando le cose prendono una piega scomoda sia più semplice dare contro Allegri, va però anche detto che quanto visto nelle ultime uscite merita una riflessione. Questa Juve ha costruito la classifica passando attraverso gare solide, in una prima fase, incentrate prettamente sulla tenuta difensiva: basti pensare alle sei gare senza subire gol all’indomani della sconfitta contro il Sassuolo. Poi l’anno nuovo ha portato anche qualcosa in più dal punto di vista della realizzazione offensiva, ma alle prime difficoltà il giochino si è inceppato. La polvere nascosta sotto lo zerbino è venuta fuori tutta d’un colpo: la tenuta difensiva è direttamente collegata a quella mentale. Se manca l’ultima, manca la prima. La botta subita contro l’Empoli pare aver destabilizzato i giocatori, che contro l’Udinese sono apparsi spaesati e confusi. E in questo caso, l’assenza di una identità di gioco precisa è un’arma che può ritorcersi contro, perchè non hai nulla su cui affidarti.

E’ per questo che non si spengono le voci che vedono una parte della dirigenza convinta di voler cambiare la guida tecnica. Il legame con Allegri però va fino al 2025 e non è semplice smarcarsi da questo vincolo. E’ però altresì difficile, se non impossibile, immaginare una Juventus che inizi la prossima stagione con l’allenatore in scadenza. Il nome che piace a Giuntoli, eventualmente, è quello di Thiago Motta. Ma da Torino, qualcuno non depone l’ascia di guerra e continua a spingere per il ritorno di Antonio Conte.

Gestione cookie