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Mandorlini su Verona-Juve: “Partita difficile. Magnanelli ha tutto per fare l’allenatore” | ESCLUSIVA

In vista di Verona-Juventus su Calciomercato.it abbiamo intervistato Mister Mandorlini: “La squadra di Allegri sarà arrabbiata”

Sabato sera è in programma per le ore 18 allo stadio Bentegodi la sfida tra Verona Juventus. I bianconeri, dopo le sconfitte subite contro Udinese Inter, sono alla ricerca del riscatto e gli Scaligeri di mister Baroni sono tra i protagonisti di un’esaltante lotta per la salvezza. Per avvicinarci al meglio al match di sabato e per analizzare il momento che sta vivendo il calcio italiano abbiamo intervistato mister Andrea Mandorlini.

Intervista Mandorlini su Verona-Juventus
L’intervista a Mister Mandorlini – Calciomercato.it

Mister Mandorlini ha guidato il Verona dal novembre del 2010 al novembre del 2015 e nella città di Romeo e Giulietta è ancora molto amato. Questa l’intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it. “Che partita sarà Verona-Juventus? Una partita che sarà sicuramente difficile. La Juventus arriva da una sconfitta contro l’Udinese che credo non si aspettasse nessuno e sarà sicuramente molto arrabbiata. Il Verona ha cambiato tanto, ma si è fatto trovare pronto e viene da risultati positivi. Una vuole riprendere la corsa per inseguire l’Inter e l’altra deve fare assolutamente punti con tutti perché la salvezza credo sia l’obiettivo, quindi sarà una partita molto aperta e difficile per entrambe”.

Come giudica la stagione dei bianconeri fino ad ora? “La Juve ha fatto una buona stagione, non è partita con i favori del pronostico come è abituata a fare solitamente, ma è chiaro che si pretende sempre tanto. È una stagione di ripartenza, con tanti giovani e io la considero una stagione positiva. È normale che quando la Juventus non vince è molto criticata, ma credo che bisogna avere un po’ di pazienza anche se in questo mondo non la si ha mai”.

Mandorlini in esclusiva a CMIT: “Magnanelli ha tutto per fare l’allenatore. L’Inter è una macchina perfetta”

Per uno dei tanti incastri del destino, nella stagione 2008/2009 mister Mandorlini ha ereditato la panchina del Sassuolo proprio da Massimiliano Allegri e in rosa c’era un certo Francesco Magnanelli, che ora è un elemento importante dello staff del tecnico livornese. “Io sono stato il primo a farlo capitano”, lo rivendica con orgoglio Mandorlini. “In quella stagione di Serie B facemmo un grande campionato e poi è stato capitano del Sassuolo per molti anni”.

Mandorlini in esclusiva a CMIT: "Magnanelli ha tutto per fare l'allenatore. L'Inter è una macchina perfetta"
Francesco Magnanelli (LaPresse) – Calciomercato.it

“Se può diventare un allenatore un giorno? Credo abbia tutte le caratteristiche e le qualità. Per lui è un’esperienza molto importante questa alle spalle di Massimiliano Allegri e credo che abbia tutto per farlo. Ora è giusto ripartire e fare esperienze dietro allenatori importanti, cosa che non si fa più in Italia dove si parte subito e si fanno scommesse. È stata anche un po’ la mia strada quella di fare esperienza dietro a degli allenatori e poi provare da solo, quindi credo che Magno abbia tutte le qualità per diventare un allenatore. Ora è importante stare al coperto dietro ad un allenatore, poi arriverà il suo momento”.

Un altro giocatore che ha allenato da giovanissimo mister Mandorlini e che ora è un calciatore di prima fascia è Mattia Zaccagni. L’esterno offensivo della Nazionale ha un contratto in scadenza nel 2025 con la Lazio e le trattative per il rinnovo si sono un po’ cristallizzate: il suo nome è subito tornato a circolare anche in orbita Juventus. “Si aspettava che quel ragazzo che ha visto a Verona diventasse questo calciatore? Mi aspettavo questa crescita. Io l’ho fatto esordire che era molto giovane, giocava da trequartista e poi ha iniziato a fare l’esterno. Mattia ha grandi qualità tecniche e velocità di base, gli ultimi due/tre anni alla Lazio sono stati molto importanti e lo hanno portato in Nazionale. È un profilo importante, è ancora giovane ed è un ragazzo fantastico. Se è da Juve? Dipende molto dal ruolo, credo che ormai questo nel 4-3-3 alla Lazio sia il suo ruolo principale in cui riesce ad esprimersi. È un profilo importante per qualsiasi club, che sia la Lazio o la Juventus”.

Infine, un passaggio sulla prima della classe, nonché ex squadra di Mandorlini. “Quanto è forte l’Inter di Inzaghi? Tanto tanto. Quest’anno è cresciuta ancora moltissimo, tanti errori che hanno compromesso gli anni scorsi non si sono visti più e anzi credo che Simone Inzaghi sia cresciuto soprattutto dagli errori commessi. È una società fortissima, il cui merito è stato quello di completare questa squadra anche con le seconde linee che sono tutti giocatori importanti, anche chi entra e chi gioca meno, è una macchina perfetta. Se può vincere la Champions? Diciamolo sottovoce perché tutte le cose possono cambiare, però assolutamente è una squadra bella da vedere e che fa risultati. Mi auguro che abbia le possibilità anche in Champions di tornare a vincere dopo tanti anni, sarebbe bello per il calcio italiano”.

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