Allegri striglia la squadra: “Sono arrabbiato per un motivo”

Altro passo falso della Juventus con il pareggio contro il Verona: Allegri commenta il match e manda un messaggio chiaro alla squadra

Un pareggio che spegne in maniera definitiva i sogni scudetto. La Juventus fa 2-2 contro il Verona e precipita a -9 dall’Inter che deve anche recuperare una partita.

Allegri dopo Verona-Juventus
Allegri (LaPresse) – Calciomercato.it

Dopo il match del Bentegodi a ‘DAZN’ Allegri commenta: “Una partita come questa la potevi anche perdere, bisogna riordinare le idee e chiarire bene l’obiettivo e riprendere a fare un metro in piĆ¹. Prendiamo gol con troppa facilitĆ . Questo pareggio ci serve per tornare a fare punti in trasferta e per preparare al meglio la gara col Frosinone“.

ATTEGGIAMENTO – “Non dobbiamo assolutamente sbagliare l’atteggiamento che ci consente di portare a casa delle partite. Nel calcio ci metti tanto per costruire e ci metti poco per distruggere: Veniamo da due punti in quattro partite ed ĆØ il momento di darsi una riordinata in vista del Frosinone. La sensazione ĆØ che loro ripartivano sempre, anche con il cambio modulo abbiamo preso qualche rischio di troppo. Oggi sono piĆ¹ arrabbiato per la questione dell’atteggiamento. Oggi dobbiamo smaltire i postumi di queste ultime partite. Il cambio modulo lo avevo preparato e studiato , ma non ĆØ questione di modulo. Nel calcio devi correre e lavorare molto”

MODULO – “Per questa partita lo avevamo preparato. Non ĆØ questione di sistema di gioco. Nel calcio devi lavorare molto in questo momento siamo molto lunghi. Con calma bisogna ripartire e tornare a vincere giĆ  con il Frosinone”.

CHAMPIONS – “Nei primi quatto mesi l”imponderabile ci ĆØ andato bene. Non bisogna pensare di essere giĆ  in Champions, dobbiamo lavorare per acquisire la qualificazione finchĆ© non sarĆ  matematica.Ā 

DISTACCO INTER – “Non so quanto ha inciso, da oggi non deve piĆ¹ incidere. Bisogna resettare perchĆ© altrimenti poi abbiamo la semifinale di coppa Italia, non ci si puĆ² accendere quando si vuole. Non ĆØ che la squadra non fa, ma quello che fa non basta per portare a casa la vittoria”.

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