Episodio deplorevole nello scorso weekend, che ha visto un dirigente già inibito minacciare e aggredire fisicamente l’arbitro
Molto spesso nel calcio si verificano episodi deplorevoli che poco o nulla hanno a che fare con lo sport, soprattutto nel suo status di portatore di valori sani ed educativi. Ovvero ciò che dovrebbe accadere soprattutto in categorie inferiori, dilettantistiche e giovanili, che formano la base del nostro calcio.
Sono purtroppo sempre più frequenti casi di violenza in campo, sia nei confronti degli arbitri che degli altri calciatori o tesserati avversari. Molto spesso perpetrati da ‘tifosi’ sugli spalti, ma soprattutto dagli stessi calciatori o – soprattutto – dirigenti che dovrebbero magari dare l’esempio. È il caso, quest’ultimo, dell’ennesimo episodio spiacevole nel calcio cosiddetto ‘inferiore’, dilettantistico, avvenuto stavolta nella Terza Categoria campana, nel girone D che si gioca nella provincia di Avellino. La sfida era quella tra Peluso Academy e la Sol Sports Club, quasi un testa-coda visto che i padroni di casa sono ultimi con 0 punti e gli avversari secondi a 22. Una sfida, questa della 12esima giornata di campionato, che però non si è mai giocata a causa dell’impraticabilità del campo decretata dall’arbitro, che ha quindi rinviato il match.
Una decisione che evidentemente non deve essere piaciuta a un dirigente della Sol Sports Club, tra l’altro già oggetto di sentenza di inibizione fino al 31 dicembre 2024. Lo stesso è entrato in campo minacciando, insultando e tentanto di aggredire il direttore di gara, fermato dai suoi stessi calciatori. E ovviamente incappando in un nuovo provvedimento del Giudice Sportivo, che lo ha inibito fino al 30 giugno 2025, estendendo quindi la sentenza di ulteriori 6 mesi. Alla stessa Sol Sports Club, come si legge nel comunicato, sono stati anche comminati 150 euro di multa “per aver permesso nuovamente ad un proprio tesserato, già inibito fino al 31/12/2024, di entrare sul terreno di gioco al fine di minacciare e ingiuriare gravemente e tentare di aggredire il direttore di gara“.
Il dispositivo sull’inibizione invece è stato il seguente: “Un dirigente della squadra ospite, già inibito fino 31 dicembre 2024 per comportamenti deplorevoli nei confronti del direttore di gara in altre occasioni, entrava indebitamente nel campo di gioco per offendere e minacciare gravemente il direttore di gara al fine di indurlo a non decretare il rinvio della gara per impraticabilità del terreno di gioco. Successivamente, mentre l’arbitro si dirigeva nel proprio spogliatoio, dopo averlo nuovamente minacciato e offeso, tentava altresì di aggredirlo senza riuscirvi per l’intervento di tesserati della squadra ospitata. Per tale motivo, il Giudice sportivo territoriale, ha inibito il suddetto dirigente fino al 30 giugno 2025″.
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