Joshua Zirkzee si è raccontato in una lunga intervista, lasciando trapelare un paio di indizi niente male sulla scelta per il suo futuro
In Serie A quest’anno c’è un calciatore, anzi un vero e proprio talento, che sta facendo le fortune di un super Bologna e di Thiago Motta che continua a stupire. Si chiama Joshua Zirkzee, gioiellino sulla bocca ormai di tutta Europa. E ovviamente sui taccuini di tutte le big, italiane e non. Gol, non tantissimi magari, ma assist e giocate da stropicciarsi gli occhi che ovviamente gli sono valse le attenzioni in primis di Juventus e Milan.
L’olandese ex Bayern Monaco ha rilasciato una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ nel settimanale di ‘Sportweek’, parlando della sua infanzia e dei suoi sogni. “Tutti i bambini olandesi sognano di ricalcare le orme di Van Basten e degli altri grandi attaccanti della nazionale. Mentirei se non dicessi che sogno l’Europeo. E considerando che saranno in Germania, dove ho giocato, sarebbe particolarmente speciale per me esserci. Se non ci sarò da giocatore, ci sarò da tifoso. Se Dio mi vuole lì, è già scritto”, dice Zirkzee.
Che poi confessa come da ragazzo imitasse Zlatan Ibrahimovic, proprio il dirigente del club che forse più di tutti pensa a lui per il futuro: “Ero divertente e un po’ difficile da gestire. Sono sempre andato d’accordo con i compagni, anche se a volte usciva il mio altro lato: testardo, irascibile… Non mi piaceva perdere e mi arrabbiavo. A volte segnavo un bel gol e magari non esultavo, perché ero un po’ montato… Cose che fanno i ragazzi perché lo vedono alla tele. Vedevo Zlatan (Ibrahimovic, ndr) giocare e lo imitavo anche nelle risultanze. Non ho mai avuto paura, se mi sentivo a mio agio. Prima di acclimatarmi posso essere un po’ timoroso, ma una volta tranquillizzato non ho paura nel prendermi dei rischi”.
In questo momento, però, Bologna sembra il posto ideale per Zirkzee: “Mi trovo molto bene. Vivo in un posto tranquillo dove le persone sono rispettose. Mi è sempre piaciuto vivere in posti tranquilli, mi basta che ci sia un buon Wi-Fi per la mia Play. L’esultanza? Ci sono tanti attaccanti che, come me, hanno esultato mimando le pistole. Nel mio caso l’idea nasce dal film Django Unchained”.
E intanto l’olandese a San Siro ha già impressionato, contro il Milan ma pure contro l’Inter: “Giocare così bene a San Siro è stato bello, per noi quest’anno è stato un posto magico dato che non abbiamo mai perso e anche vinto. È uno stadio fantastico, c’ero stato in tour con la mia famiglia. È il primo stadio dove sono entrato e ho subito “percepito” il calcio. Da tifoso, assieme all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, è secondo me lo stadio più bello d’Europa. Ha un’aura diversa dagli altri. Giocare in uno stadio del genere, contro un top team, è il massimo per un giocatore. Quando ci ho giocato io, il bambino dentro di me si è gasato. Tutti i miei eroi, a un certo punto della loro carriera, ci hanno giocato”. Un bel messaggio anche questo. Zlatan Ibrahimovic più il Meazza, un paio di indizi che fanno sicuramente pensare a un futuro più rossonero che altro.
Dopo aver confessato di “non guardare tanto il calcio nel tempo libero” e avere un debole per De Ketelaere in Serie A, Zirkzee racconta ancora i momenti più belli e ovviamente i desideri per il futuro: “Il mio sogno principale è giocare con la mia nazionale in una grande manifestazione, al di là dei trofei che si possono vincere è una delle sensazioni più speciali che il calcio ti possa regalare. È uno dei sogni per cui prega il bambino che è in me”.
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