Nella Roma è già cominciata la rifondazione: così i Friedkin stanno cambiando il modus operandi e pensano alla cessione del club
La rivoluzione dei Friedkin continua. Silenziosa, ma neanche troppo. Anche perché a salutare sono state figure apicali sia a livello tecnico e sportivo che di marketing e comunicazione. Jose Mourinho, Tiago Pinto, Danielle Silvester, Luca Pietrafesa sono alcuni dei nomi che in queste settimane hanno lasciato Trigoria e il club giallorosso. Solo Lina Souloukou sembra in questo momento restare salda al suo posto e sta lavorando per portare nella capitale il nuovo ds, che lei vorrebbe fosse Francois Modesto attualmente al Monza.
Dan e Ryan hanno sempre dimostrato di non aver paura di prendere decisioni drastiche a tutti i livelli, ma qualcosa è cambiato. Fonseca-Mourinho è stato l’esempio del modus operandi, così come poi Mourinho–De Rossi. La comunicazione dell’addio in mattinata, quella del suo sostituto nella stessa giornata. Qualcosa di molto simile è successo anche con il responsabile del settore giovanile e prima quello del marketing e l’amministratore delegato, i tempi della transizione sono sempre stati strettissimi. Invece, ad ora, la Roma non ha il direttore sportivo o un direttore tecnico, né un general manager, o il capo ufficio stampa, così come la parte tecnica è attualmente tutta con un contratto in scadenza. Allenatore e staff, area scouting e segreteria generale. Ed è la prima volta che a Trigoria (e anche in viale Tolstoj) si vive una situazione del genere, con tanti licenziamenti e cambiamenti che fanno trasparire come il vento stia cambiando. E lasciano soprattutto presagire che qualcosa può muoversi anche a livello societario, inteso come proprietà degli stessi Friedkin.
Stando a quanto risulta a Calciomercato.it, nei primi giorni di febbraio ci sono stati dei contatti tra gli imprenditori texani e una cordata araba. Dan e Ryan al momento valutano l‘AS Roma oltre 950 milioni di euro, una cifra suscettibile di ritocchi verso l’alto se nei prossimi mesi il club riceverà il via libera per la costruzione dello stadio. Che però al momento rischia di subire, e probabilmente subirà, rallentamenti e rinvii nella presentazione del progetto definitivo facendo slittare tutto il resto.
Ma la certezza è che i Friedkin potrebbero prendere in considerazione la cessione del club giallorosso e, nonostante le smentite ufficiali, tengono aperto questo scenario. In ogni caso, non si esclude neanche l’eventuale ingresso di nuovi soci, soluzione che da tempo i proprietari della Roma tengono assolutamente viva. È un momento di incertezza, si stanno preparando cambiamenti radicali e trasversali, non solo a livello tecnico. In questa situazione, a Trigoria Daniele De Rossi pensa solo a giocarsi questa grande chance provando a centrare la qualificazione in Champions League. La strada tracciata sembra giusta, poi a fine stagione si vedrà. Chi sarà a decidere, però, ancora non è del tutto chiaro.
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