Torna la Champions League per l’Inter, domani l’impegno a San Siro con l’Atletico Madrid: le dichiarazioni in conferenza stampa di Simone Inzaghi
L‘Inter vede lo scudetto e la seconda stella dopo gli stop in campionato di Juventus e Milan, ma intanto si rituffa in Europa per il doppio incrocio degli ottavi di Champions League contro l’Atletico Madrid.
Primo round domani sera in un Meazza ancora soldout e pronto a trascinare la squadra di Simone Inzaghi. Gruppo al completo per l’allenatore piacentino nella rifinitura pre Atletico, a parte gli infortunati Cuadrado, Acerbi e Sensi (peraltro fuori lista). Un solo dubbio per Inzaghi per il confronto contro l’ex compagno Simeone: ballottaggio a destra tra Darmian e Dumfries, con il nazionale italiano favorito sull’olandese. Per il resto spazio ai ‘titolarissimi’ con de Vrij confermato al centro della difesa. Attacco come al solito guidato da capitan Lautaro Martinez (a colloquio con il mister nerazzurro nella parte iniziale dell’allenamento) e Thuram, quest’ultimo protagonista insieme a Inzaghi nella conferenza della vigilia ad Appiano Gentile.
“L’Atletico è una grande squadra, gioca ad alti livelli da diversi anni. Ci vorrà la vera Inter. Sarà un piacere ritrovare Simeone: è stato un grandissimo compagno di squadra ed è un grande allenatore. L’Atletico è cambiato, palleggia di più, è una squadra con una grande mentalità, oltre ad essere abituato a giocare a certi livelli in Europa”, esordisce Inzaghi parlando davanti ai microfoni.
Sul vantaggio in campionato: “Venti giorni fa eravamo a -1 dalla Juventus, adesso abbiamo 9 punti di vantaggio sulla seconda. In poche settimane più cambiare tutto. Dobbiamo restare concentratissimi e senza guardare troppo lontano. Adesso siamo mentalizzati sull’Atletico e poi sul Lecce. Speriamo di avere meno infortuni possibili, giocando una volta a settimana ci sono meno rischi ma i ragazzi si allenano sempre molto bene. Ho un gruppo che mi sta dando sempre grandi soddisfazioni e non è facile fare delle scelte”.
Inzaghi prosegue parlando del futuro sulla panchina nerazzurra: “Io a lungo all’Inter come Simeone all’Atletico? È difficile in Italia, l’ho capito negli anni prima alla Lazio e ora all’Inter, in venti giorni cambiano velocemente i giudizi. Inutile pensare troppo: bisogna lavorare tanto e sulle proprie certezze. Io ho la fortuna di lavorare con questo gruppo e con dei giocatori che hanno sempre il sorriso stampato addosso. Abbiamo fatto sei mesi nel migliore dei modi, ma i più importanti e decisivi saranno i prossimi”.
Il tecnico piacentino aggiunge: “Il clima che si è creato mi gratifica, è il massimo che ogni allenatore possa sognare. Poi sappiamo che noi allenatori siamo giudicati giornalmente: ci sono momenti dove sei il più bravo del mondo, altri dove sei l’ultima”.
Tornando al margine in campionato nella corsa scudetto: “Noi guardiamo solo noi stessi, dobbiamo continuare così mancano 14 partite e 42 punti. Un’enormità: abbiamo fatto un ottimo percorso, abbiamo visto che in venti giorni è cambiato tutto. Abbiamo preso un discreto vantaggio, ma l’ho detto anche ai ragazzi: dobbiamo essere concentrati anche quando dormiamo perché le insidie sono dietro l’angolo“.
Inter da outsider a favorita per la Champions: “Può essere la logica conseguenza della continuità che abbiamo avuto nel nostro percorso. Pero dobbiamo restare molto concentrati, mancano ancora tante partite, quello che sarà lo vedremo alla fine. Sappiamo che ci giocheremo le nostre carte nel migliore dei modi, ad iniziare da domani sera che sarà una partita molto difficile”,
Infine sulla formazione: “A parte Cuadrado, Acerbi e Sensi, che sono assenze importanti, ho a disposizione 20 giocatori e tutti mi hanno dimostrato di poter giocare. Sceglierò domani mattina dopo l’ultimo allenamento”.
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