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Juve, serve ritrovare la tenuta difensiva: Allegri ha perso la sua identità di squadra

La Juventus non sa più vincere, ma grazie al passo falso del Milan rimane seconda in classifica. I bianconeri devono ritrovare le certezze perse. Sono cinque i gol subiti nelle ultime quattro gare, che raccontano di soli due punti guadagnati

La voglia di cercare qualcosa di diverso ‘in avanti’ non può prescindere dalla necessità di ritrovare equilibrio e compattezza: peculiarità che fino a gennaio hanno permesso alla Juve di costruire la propria classifica.

Locatelli Yildiz Danilo Rabiot
Locatelli, Yildiz, Danilo e Rabiot – calciomercato.it

A furia di ripetere di guardarsi alle spalle, eccoci qui. Con la Juventus che ormai intravede col binocolo l’Inter sempre più capolista e invece ringrazia il Milan per lo stop di Monza, che le permette di mantenere la seconda posizione della classifica. Un po’ per strategia, un po’ per consapevolezza, il mantra è sempre stato quello di centrare la posizione valida per poter giocare il prossimo anno la UEFA Champions League. E alla fine, la filastrocca si è concretizzata nella realtà. E nel post partita di Verona, Massimiliano Allegri lo sottolinea: “Non dobbiamo pensare di essere certi del quarto posto” e qui tornano in mente tutte le citazioni sulla ‘distanza dal quinto posto’ profuse nel corso delle settimane.

Ciò che però pare evidente è che, nel momento della stagione dov’era necessario aggredire il calendario, la Juventus si è squagliata come neve al sole. Perdendo le certezze. E se da un lato la tensione mediatica e dei tifosi tendeva ad una ricerca di un gioco maggiormente propositivo, dall’altro è evidente che senza la sua compattezza granitica – per dirla alla Allegri – la ‘Signora’ faccia davvero difficoltà. Le peculiarità che hanno permesso alla Juventus di costruire la classifica fino alla gara col Lecce (ultima vittoria praticamente un mese fa) sembrano sbiadite, se non addirittura sparite. I discorsi sulla fase offensiva, ad oggi, appaiono quindi un po’ fini a sé stessi.

Juventus, senza Bremer il Verona tira troppo in porta. Col Frosinone non ci sarà Danilo

Tanti tiri verso la porta di Szczesny e una difesa che senza Bremer va troppo in difficoltà. Il brasiliano tornerà domenica, ma la ‘Signora’ perde Danilo: per il capitano escluse lesioni.

Gleison Bremer
Gleison Bremer (LaPresse) – calciomercato.it

La Juventus non vince da un mese, l’ultima volta che la ‘Signora’ ha portato a casa i tre punti era il 21 gennaio, nella lontana Lecce. Poi due pareggi e due sconfitte, con cinque gol subiti in quattro gare. La verità è che questa squadra non può permettersi di giocare senza compattezza, perché palesa tutti i propri limiti. E guardando alla sfida contro l’Hellas Verona – dove i gol subiti sono due – ciò che risalta all’occhio sono i tiri in porta della formazione scaligera: ben nove. Quattordici invece le conclusioni totali.

La retromarcia ingranata dalla Juve passa dall’atteggiamento, stando a quanto sostenuto da mister Allegri, che ripartirà a modo suo. Perché le idee di ‘difesa a quattro’, piuttosto che di coesistenza tra Yildiz e Chiesa non possono prescindere da una tenuta difensiva. Che ha sempre contraddistinto quale marchio di fabbrica la Juve targata dall’allenatore livornese. Ritrovare certezze significa ripartire dalla tenuta difensiva.

Contro il Verona ha pesato l’assenza di Bremer, che con i suoi anticipi nell’uno contro uno, toglie molte castagne dal fuoco e dà sicurezza a tutta la manovra difensiva. E contro il Frosinone non ci sarà di nuovo Danilo, questa volta non per squalifica ma per infortunio. Gli accertamenti radiologici eseguiti hanno escluso la presenza di lesioni e fratture della caviglia sinistra: lo stop previsto è di 10-15 giorni.

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